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L’esercizio 2013 si è chiuso per Tod’s con un utile netto di 133,8 milioni in calo dell’8%. Il margine operativo lordo (Ebitda) si è attestato a 236,3 milioni di euro (24,4% sui ricavi) in flessione del 5,5%, mentre l’Ebit è stato pari a 193,2 milioni (-7,5%). A pesare sulla redditività sono stati gli affitti per 101,8 milioni, pari al 10,5% dei ricavi contro l’8,9% del 2012. Un incremento dovuto prevalentemente «alla significativa espansione della rete dei DOS sui mercati asiatici», spiega una nota. A questa voce si aggiunge l’aumento del costo del lavoro a 151,7 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 15,7% dal 14,8% del 2012, per l’incremento dell’organico a 4.144 dipendenti dai 3.878 di fine 2012.

Il gruppo ha realizzato un fatturato consolidato di 967,5 milioni (+0,5%), con l’Italia in calo del 15,9% e una forte crescita in Cina (+21,3%). A incidere sull’andamento dei ricavi sono stati «da un lato gli esiti dell’espansione internazionale, che riguarda principalmente i marchi Tod’s e Roger Vivier, e dall’altro l’impatto della decisione strategica di razionalizzare la distribuzione indipendente in Italia, con il fine di preservare l’esclusività ed il posizionamento dei marchi e migliorare la già ottima qualità del portafoglio crediti», spiega la società. Non è poi da trascurare l’impatto dell’effetto valute: a cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi dell’esercizio 2012 comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi si attesterebbero a 979,2 milioni (+1,7%). «Continua il forte apprezzamento dei clienti per la qualità ed esclusività dei nostri marchi e dei nostri prodotti, come confermato dagli ottimi riscontri delle collezioni A-I, presentate di recente a Milano. Grande successo è stato ottenuto anche dalla sfilata curata dalla nostra creative director, Alessandra Facchinetti, che ha raccolto consensi unanimi nel mondo degli addetti ai lavori, molto utile per stimolare l’attenzione del mercato su tutte le categorie merceologiche del marchio» spiega Diego Della Valle, aggiungendo: «Stiamo nel frattempo completando i lavori di costruzione del nuovo stabilimento produttivo in Italia, che servirà per soddisfare la prevista crescita della domanda». Fonte Il Sole 24 Ore