Food industry e territorio: Ferrero presenta il nuovo polo di innovazione tecnica ad Alba progettato da Frigerio Design Group 

Food industry e territorio: Ferrero presenta il nuovo polo di innovazione tecnica ad Alba progettato da Frigerio Design Group 

Il Ferrero Technical Center coniuga architettura industriale, paesaggio naturale, sostenibilità dei processi e benessere dei lavoratori. Una Manifattura 4.0 che scommette sul territorio, integrandosi nel contesto paesaggistico delle Langhe.   

 
Frigerio Design Group, Ferrero Technical Center. Foto Studio Campo
Alba (Cuneo), febbraio 2023 | Prende il nome di Ferrero Technical Center il nuovo polo di innovazione tecnica per la Ferrero ad Alba, in Piemonte. Progettato da Frigerio Design Group, rappresenta la nuova frontiera dell’architettura industriale dedicata al food, capace di integrarsi  in un contesto paesaggistico unico: quello delle Langhe, dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco e da cui derivano alcune delle più rinomate eccellenze gastronomiche, dai vini pregiati al tartufo bianco, passando per la nocciola Piemonte IGP. Pensato nel nome della qualità totale per rispondere ai principi della manifattura 4.0, il Ferrero Technical Center punta a una produzione automatizzata e interconnessa, con una reciprocità tra uomo e macchina, in relazione con il suo ecosistema. La tecnologia, presente in ogni aspetto del nuovo Polo, non è mai ostentata, ma sempre inserita armoniosamente in un’architettura riconoscibile e rassicurante, dove far convergere l’identità aziendale, la storia e il know-how del gruppo. 

 

Frutto di un concorso ad inviti indetto nel 2017, nasce dall’esigenza di riunire e rendere complementari e interconnesse le attività di engineering dell’azienda, in particolare quelle destinate alla progettazione dei nuovi impianti di produzione, con l’officina dove gli stessi vengono preassemblati e testati: un know-how preziosissimo, che l’azienda ha voluto nella sede di Alba, città intrinsecamente legata alla sua storia.

 
Frigerio Design Group, Ferrero Technical Center, facciata. Foto Studio Campo
Seguendo il suo approccio della slow architecture, improntato allo sviluppo di progetti dalla ridotta impronta ecologica, che vivono nel tempo e traggono dal contesto le risorse per la loro stessa definizione, Frigerio Design Group ha dato vita a un’architettura iconica e rassicurante costruita proprio a partire dal contesto naturale e in empatia con lo stesso, che si integra nell’ambiente circostante e crea relazioni con gli elementi più caratteristici del paesaggio delle Langhe.

 

Proprio ad Alba ha sede anche il più grande stabilimento italiano di Ferrero. Lo studio approfondito del luogo, oltre a elementi quali il legame con il territorio, la natura e i suoi colori hanno ispirato il progetto architettonico di Frigerio Design Group, che li reinterpreta attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde di un paesaggio autunnale.

 
Frigerio Design Group, Ferrero Technical Center. Foto Studio Campo
Capace di affiancare le funzioni direzionali a quelle operative, il nuovo polo, un edificio bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building) si estende su 12.700 mq e ospita oltre 200 dipendenti. Un’architettura semplice e lineare che cela alla vista impianti e parti tecniche; dove il volume compatto massimizza tutti gli apporti passivi e limita le risorse per la sua gestione e manutenzione, ospitando nella parte inferiore le aree destinate alla produzione e in quella superiore gli uffici. La convivenza delle diverse funzioni si esprime attraverso superfici cieche in basso e trasparenti in alto. Sicurezza e comfort sensoriale sono i valori su cui si sviluppa l’intera architettura.

 

Comfort working: queste sono le parole chiave utilizzate dall’architetto per sintetizzare il progetto per gli uffici, con spazi emozionali, dove i cinque sensi sono stimolati alla ricerca del giusto comfort. I materiali e i colori riproducono la natura che circonda l’edificio, rendendo gli uffici un vero e proprio “landscape in quota”. Una serie di patii verdi, denominati dall’architetto “giardini volanti”, sono stati inseriti al centro del grande open space per assolvere funzione bioclimatica, acustica ed estetica, e assicurare così una migliore qualità sensoriale e un’illuminazione naturale; e permettendo al tempo stesso di integrare nella vita lavorativa momenti di relax e incontro, avvicinando la natura interna a quella esterna, anche grazie alla grande apertura sul paesaggio.

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