NEWS. FTSE MIB: sopra 19.000 si riprende a sognare

Di seguito riportiamo l’intervista realizzata da Davide Pantaleo a Pietro Paciello, analista finanziario di Uptrend Advisory.

A fronte dei massimi storici segnati da alcuni listini europei e americani, a Piazza Affari il Ftse Mib continua a muoversi al di sotto dei massimi dell’anno. Come valuta l’attuale situazione del mercato e quali sono le attese nel breve?

La view su Piazza Affari

Dal punto di vista tecnico l’indice Ftse Mib si trova in una zona di congestione molto evidente con supporto a 18.500 e resistenza a 18.950/19.000. L’eventuale violazione della parte alta di questo intervallo di prezzi, spingerebbe subito il Ftse Mib verso i massimi dell’anno i 19.500, e in seguito in direzione del famoso target dei 20.300/20.400, obiettivo ancora insito nella forza del mercato che dimostra.
Una chiusura al di sotto dei 18.500 potrebbe portare le quotazioni verso i 18.200, ma a mio avviso si tratterebbe semplicemente di un picco di volatilità e nulla di più. Sono convinto che ci possa ancora essere un’evoluzione rialzista per il mercato italiano.


Le sue aspettative sono positive anche per le altre piazze azionarie?

Quello che mi ha sorpreso molto ieri mattina è stato l’indice Nikkei che ha rotto al rialzo una grande resistenza tecnica e continua a salire senza registrare correzioni di alcuna entità e ciò dimostra palesemete la fase bullish del mercato nipponico.
Le dinamiche correttive in generale sono sempe molto strette a testimonianza che noc’è nessuno che fa pressione al ribasso e ciò si può notare anche per i listini asiatici. Per il Nikkei 225 vedo un prossimo target a 16.000 punti, ma la mia idea è che questo indice abbia ulteriore spazio rialzista.


Stesso dicasi per Piazza Affari che in questi giorni avrebbe potuto approfittare a testare il supporto dinamico di 18.500 punti, ma abbiamo notato che l’indice fa anche fatica ad appoggiarsi su questa soglia di prezzo, mentre in altri tempi la pressione sarebbe stata di gran lunga forte. Non si può dire che sia così adesso visto che il mercato fatica a toccare i supporti e per quanto il Ftse Mib fatichi rispetto agli altri, vedere una reazione come quella di ieri di Unicredit e Intesa Sanpaolo, lascia capire dove il mercato vuole andare.
Da un paio di sedute personalmente ho abbandonato l’idea di una correzione e dopo aver segnalato la possibile tenuta dei 19.500 punti, avevo indicato la possibilità di uno storno fino ai 18.200. Dopo il raggiungimento di area 18.550 ieri, ho chiuso tutte le posizioni al ribasso e ora sono esposto al 50% al rialzo su alcuni titoli.

Strategie operative su diverse blue chips

Ci può dire quali sono i titoli su cui sta concentrando la sua operatività ora? A quali consiglia di guardare in particolare ora?

Ho un’esposizione al rialzo su Telecom Italia, Intesa Sanpaolo, ENI, Enel e STM che ho comprato molto bene. Considero neutrale la situazione su Generali, motivo per cui non sono intervenuto ancora, mentre mi piace molto Enel che sta rispettando la vecchia area di resistenza a 2,7 euro, da cui potrebbe trovare spinta verso i 3,5 euro.
Mi sorprende un po’ il ritardo di ENI ma a quanto pare ci sono un po’ di motivazioni esterne che stanno frenando il titolo.
Continua a non piacermi Fiat per il momento e fino a quando le quotazioni non supereranno gli ultimi massimi sarà meglio lasciare il titolo in quiescenza.

Tra i bancari ci sono alcuni titoli che presentano configurazioni grafiche interessanti a suo avviso?

Indubbiamente nel settore bancario Intesa Sanpaolo è il titolo che mi piace di più e dopo aver testato con grande precisione il supporto dinamico in essere da inizio luglio, ha avviato una bella reazione. Se il titolo riuscirà a spingersi oltre 1,76 euro, potrà raggiungere area 1,95/2 euro, con stop a 1,66 euro.


Carina anche la situazione di Unicredit che a differenza di Intesa Sanpaolo ha rotto al ribasso il suo supporto dinamico quindi è meno pulito, anche se il titolo sarebbe da acquistare sopra i 5,3 euro, con preferenza accordata sempre a Intesa Sanpaolo.

Prima mi ha detto di aver inserito in portafoglio STM e Telecom Italia. Cosa si aspetta da entrambi nel breve?

STM ha trovato in area 5,5 euro un supporto sia dinamico che statico molto potente: personalmente lo vedo a breve in area 6,4 euro se dovesse reggere questa dinamica rialzista. Lo stop andrà fissato sotto 5,5 euro, con target a 6,4 euro, fermo restando che sono compratore e rimango tale.

Interessante anche Telecom Italia che si può acquistare sui livelli attuali con un rapporto rischio-rendimento eccezionale, visto che abbiamo un target potenziale a 0,74/0,76 euro, con stop stretto sotto 0,66 euro.

Cosa può dirci di Pirelli che sta cercando di allontanarsi progressivamente dall’area degli 11 euro?

Il titolo si muove abbastanza bene anche se non è tra le regine nel senso di volumi scambiati, ma indubbiamente ha un andamento molto regolare. Anche Pirelli dimostra quanto sia bullish il mercato perchè ogni qualvolta ci sono delle fasi di distribuzione intervengono subito i compratori anche con buoni volumi. Il titolo sta creando una sorta di doppio massimo a 11,4 euro e in caso di sfondamento di tale soglia si avrà un allungo verso i 12 euro. Vedo positivamente Pirelli e fino a quando le quotazioni si manterranno al di sopra dei 10,6/10,7 euro si manterrà evidentemente long.


In vista di un ulteriore rialzo del mercato, ritiene che potrebbero fare bene i due protagonisti del risparmio gestito quali Azimut e Mediolanum?

Azimut sta facendo bene già da tempo visto che è stato un titolo massivamente molto comprato in passato. La cosa che mi lascia perplesso è che se guardiamo il grafico di Azimut notiamo che è la fotocopia di quello del Ftse Mib, ma ha sfondato al ribasso il suo supporto dinamico. Dal punto di vista tecnico direi che il titolo diventerà interessante in caso di rottura di area 19 euro, con target a 21 euro, e fino ad allora non mi convince molto, motivo per cui interverrei sulla forza e non sulla debolezza come sto facendo per altri titoli.

Leggermente differente il discorso per Mediolanum perchè tiene davvero bene ed è inserito in una dinamica molto precisa e interessante. Il titolo è anche in divergenza long e andava acquistato in area 6 euro nei giorni scorsi, mentre ora è atteso al test dell’area di congestione a 6,5 euro, rotta la quale potrà allungare ancora verso i 7/7,2 euro.

UPTREND ADVISORY Srl