MERCATI. Tanto “rumore” per nulla

Analisi elaborata da Pietro Paciello Socio Ordinario Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento www.assoconsulenza.com direttore UpTrend Advisory www.uptrend.it

di Pietro Paciello
Venerdì 03 Agosto 2012
Durante i nostri eventi dedicati alla fromazione sul trading abbiamo discusso spesso del “rumore del mercato” e di come filtrarlo al meglio per evitare inutili e dannosi cambi di posizione solitamente molto frequenti quando si utlizzano time frame di riferimento troppo bassi: una inversione di tendenza o un picco di volatilità su un grafico a 5 minuti sono solitamente “invisibili” su grafici a 4 ore o giornalieri che risultano – ancora una volta – decisamente più affidabili per chi voglia “gestire le proprie finanze” senza cadere nella trappola del trading stretto e degli eccessi di operatività che ne sono la più consueta conseguenza.

Un valido esempio di quanto sopra è rappresentato da due strutture di trading semi-automatizzato che portiamo oramai avanti da diversi mesi e di cui avete sentito parlare più volte nei nostri post: “UPTREND AZIONARIO ITALIA ” (basato sui primi 10 titoli azionari italiani per capitalizzazione…) e il trading system sul forex “UPTREND CCH4” (basato su un’operatività a 4 ore sul cambio EURUSD…).

Per maggiori dettagli in merito agli stessi vi rimandiamo all’apposita sezione “Trading Systems” presente sul nostro sito da diversi mesi, mentre ci preme sottolineare che ambedue le strutture, basate su un’analisi di grafici a 4 ore, hanno superato al meglio la tempesta di volatilità scatenata ieri dall’intervento di Draghi, filtrando a quanto pare al meglio il “rumore del mercato” che poi è rientrato pienamente nella seduta odierna.

Di sicuro non si è guadagnato alcunchè in questa specifica situazione, e time frame inferiori avrebbero magari potuto permettere di portare a casa interesanti guadagni, ma questo è trading puro e non è sicuramente l’oggetto della nostra attività di analisi e ricerca.

Abbiamo filtrato al meglio questa difficilissima fase di mercato, evitando scossoni sia economici che psicologici che avrebbero lasciato il segno e, scuisate se è poco, siamo già contenti così…

Peraltro, per onestà intellettuale, è giusto evidenziare che – viceversa – il nostro trading system “UPTREND ZF32” sempre operativo sul cambio EURUSD ma su dinamica a 1 ora non è riuscito a superare con pari brillantezza la pessima seduta di ieri, confermando – ove necessario – che non appena si lavora con grafici più veloci, pur impostando tutti i presidi di risk/money management possibili, si finisce con il subire il rumore del mercato e ci si ritrova in balia della volatilità e dell’irrazionalità che ultimamente imperversano su Piazza Affari & company.

In conclusione, utilizzare un orizzonte temporale di medio-lungo termine (almeno H4 se non daily…) e meccanizzare la propria operatività (stop/trailing stop sempre in macchina…) sono presupposti fondamentali per chi voglia “gestire” le proprie finanze, e premettono sicuramente un minor carico psicologico per chi segue quotidianamente l’evolversi dei mercati.

Passiamo quindi ad analizzare la composizione del nostro portafoglio azionario, rimasto immutato nonostante la tempesta Draghi a cui abbiamo apportato un’unica modifica consistente nell’alzare leggermente il potenziale livello di stop-loss sulla posizione in essere su GENERALI.

Tutto immutato per quanto riguarda il resto e, soprattutto, si è rivelata una buona intuizione – per ora – rimanere alla finestra su FIAT ancora ben lontana dal violare al rialzo area 4.25 che rappresenta per noi un ideale punto di breakout per intervenire in acquisto.

In conclusione, buon weekend a tutti e speriamo comunque che la prossima settimana sia più tranquilla.

Magari vanno in ferie anche i nostri politici/governanti/banchieri centrali e chi più ne ha più ne metta e ci lasciano in pace per un pò…

Pietro Paciello

Ufficio Studi Uptrend Advisory

www.uptrend.it.