FINANZA. Rimbalzo o inversione? Occhio ai metalli preziosi. Di Pietro Paciello

Mercoledì 25 Luglio 2012

Trascurando il penoso andamento del listino azionario italiano, di cui “operativamente” si può fare decisamente a meno dopo che la proibizione delle vendite allo scoperto ha eliminato l’unico vero elemento di interesse, ci sembra opportuno evidenziare diversi temi operativi che hanno catturato la nostra attenzione durante la seduta odierna.

In primis ci sembra opportuno segnalare il buon rimbalzo del DAX FUTURE che, come evidenziato nel nostro ultimo report, ha testato “…con estrema precisione il supporto dinamico di breve in area 6.300 punti. Operativamente la tenuta di questo livello potrebbe generare un interessante rimbalzo verso area 6.500…”; se consideriamo che il massimo odierno ha raggiunto area 6.480, possiamo ben dire di aver individuato una buona opportunità operativa anche in una fase di mercato così complessa.

Parimenti interessante il movimento di recupero messo a segno dalle “commodity currencies”, con i cross AUDUSD e NZDUSD capaci di recuperare agevolmente le violazioni ribassiste avvenute ieri, invalidando/rimandando le indicazioni profondamente negative emerse. Quanto avvenuto rappresenta un elemento di assoluta valenza ai fini di una valutazione complessiva dello scenario economico, visto che – considerate le note correlazioni con l’andamento dei mercati azionari – riaccende la speranza di un rallenatamento dell’emorragia in atto su Piazza Affari & company.

Detto del BUND, che scendendo leggermente sembra assecondare questo piccolo rimbazlo dei listini azionari, la nostra attenzione si è soffermata su GOLD e SILVER, metalli preziosi che sembrano confermare le evidenze grafiche evidenziate in precedenti report. Sia il GOLD che il SILVER stanno al momento testando le prime resistenze dinamche – rispettivamente in area 1.620 e 27.50 – che ne contengono tentativi di recupero più corposi oramai da diversi mesi. I grafici allegati mostrano però che questa fase di prolungata lateralità (caratterizzata graficamente da evidenti wedge…) è prossima ad esuarirsi, per sfociare molto probabilmente in uno spunto direzionale assolutamente da non perdere.

Concludiamo confermando il nostro interesse verso gli strumenti analizzati, trascurando volutamente il mercato azionario italiano che in logica “only long” ha perso molto appeal.
Sarà forse il caso di iniziare a lavorare sulla borsa di Francoforte o magari quella di Parigi, dove hanno capito da tempo che non è il divieto delle vendite allo scoperto la soluzione di tutti i problemi, anzi…

Pietro Paciello

Ufficio Studi Uptrend Advisory
www.uptrend.it.