EVENTI. Presentazione del programma di exfabbricadellebambole e Concerto di musica barocca


via dionigi bussola 6 – 20143 milano tel. 377.190.2076

presentazione del programma di exfabbricadellebambole e Concerto di musica barocca
mercoledì 25 aprile ore 21

TRIO BASCHENIS
Marco Capucci, mandolino barocco
Alessandra Milesi, violoncello
Giorgio Ferraris, chitarrone

Programma (ingresso gratuito)
Fra’ Giuseppe Paolucci (sec. XVIII) Sonata a Mandolino,
Allegro, Andante, Allegro
P. G. Gaetano Boni (sec. XVII) Sonata I, Preludio, Corrente, Sarabanda, Allegro
Giuseppe Giuliano (sec. XVIII) Sonata di Mandolino solo è Basso, Allegro, Largo, Allegro
Domenico Scarlatti (1685-1757) Sonata n. 54 (K 89), Allegro, Grave, Allegro

Gli strumenti e le musiche
L’Ensemble Baschenis studia ed esegue musica originale per mandolino e basso continuo del ‘600 e del ‘700, impiegando strumenti storici.
Nel programma del concerto vengono illustrate le due principali tradizioni mandolinistiche: quella veneto-lombarda e quella napoletana. Attorno alla metà del secolo XVIII si usavano in Italia soprattutto due modelli: la mandola omandolino, in area centro settentrionale (Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana) e il mandolino napoletano a Napoli e Roma. Relegato ad un contesto regionale è il cosiddetto mandolino bresciano, diffuso nell’area tra Brescia e Cremona. Strumenti a diffusione ancora più locale furono quello fiorentino, quello genovese ed altri ancora. La mandola, oggi chiamata anche mandolino milanese o lombardo, aveva sei corde doppie di budello e un’accordatura simile al liuto; il mandolino napoletano, accordato come il violino, montava quattro corde doppie di metallo o budello e metallo; il mandolino bresciano montava prevalentemente quattro corde singole di budello accordate come il violino. I tre tipi di strumenti presentano rimarchevoli differenze timbriche, una diversa scrittura e diteggiatura dovute al differente criterio nell’accordatura. Nel corso del secolo XIX anche i mandolini, come molti altri strumenti, subirono sostanziali modifiche; fu il mandolino napoletano a prevalere nella pratica musicale, mentre gli altri modelli scomparvero o ebbero un limitato uso regionale. Un repertorio importante è dato dalla musica composta per mandolino e basso continuo: i due strumenti generalmente erano sostenuti dal violoncello, dalla viola o da una generica indicazione di basso. L’Ensemble utilizza strumenti originali o copie storiche; il basso continuo viene eseguito dal liuto o dalla tiorba nella realizzazione dell’armonia e dal violoncello che evidenzia la parte del basso.
L’Ensemble prende il nome da Evaristo Baschenis (1617-1677), pittore bergamasco, considerato il più rinomato ritrattista di strumenti musicali nella storia dell’arte figurativa.

Marco Luca Capucci si è diplomato in mandolino al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e ha compiuto, anche come violinista, regolari studi accademici. Si occupa da anni della divulgazione della musica mandolinistica attraverso concerti, pubblicazioni e corsi didattici; interessato al repertorio storico, suona diversi tipi di mandolino barocco, tra cui quello napoletano, quello bresciano e la mandola. Si esibisce in duo col pianoforte e con varie formazioni cameristiche anche nel repertorio classico contemporaneo. Ha inoltre collaborato con diverse orchestre tra cui l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e la Costa Ensemble di Vigevano. Ha inciso per le Edizioni DUCALE tre CD sul repertorio settecentesco per mandolino e basso continuo e due CD sul repertorio originale per violino e mandolino per le Edizioni CONCERTO. Fino al 2011 ha tenuto un corso di mandolino antico e moderno presso la Scuola Civicadi Musica

Alessandra Milesi, diplomata in violoncello con Roberto Caruana, si è perfezionata con Dieter Stieler alla Hochschule di Monaco; ha inoltre seguito corsi di violoncello barocco tenuti da Christophe Coin, Caroline Boersma e Roberto Gini. Selezionata per l’Orchestra Giovanile Italiana, ha collaborato con l’Orchestra RAI di Milano, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Concerto diretta da Roberto Gini e con diverse formazioni cameristiche. Docente di violoncello, si è laureata in Psicologia all’Università di Torino con una tesi riguardante gli aspetti neuropsicologici della musica.

Giorgio Ferraris è diplomato in chitarra presso il Conservatorio di Milano, dove ha studiato anche composizione, e in liuto a Verona. Collabora con diverse formazioni specializzate in musica antica; ha fatto parte dell’Orchestra del Teatro alla Scala e della RAI di Milano per la realizzazione di opere barocche. E’ docente presso la Milano Scuola Civica di Musica  e la Civica Scuola di Liuteria di Milano. Nel 1996 ha collaborato con l’Accademia Carrara di Bergamo per la mostra sul pittore Evaristo Baschenis (1617-1677). Con Marco Capucci e Alessandra Milesi ha fondato nel 1992 l’Ensemble Baschenis, gruppo musicale specializzato nell’ambito della musica antica suonata con strumenti originali.