MANUALE DEL GOLFISTA GASTRONOMO. Il Louis XV – Alain Ducasse: 25 anni di cucina essenziale

«Il mio incontro con il Principato di Monaco è stato uno dei momenti più magici e importanti della mia vita. Proprio qui, tra Francia e Italia, ho concentrato le mie Riviere. Oggi so che questa soleggiata regione ha ispirato tutta la mia cucina. La sua forza e la sua onestà derivano direttamente dalla terra. » Alain Ducasse
Quest’anno, il Louis XV celebrerà il suo venticinquesimo anniversario. Un intero anno di festeggiamenti, con uno specialissimo menu di compleanno lanciato ufficialmente il 22 marzo, come perfetto esempio della cucina del ristorante: sincera, bilanciata, rispettosa e deliziosa.
L’evento darà vita a una celebrazione mondiale degli chef di Alain Ducasse, che omaggeranno la sua cucina essenziale aggiungendo al menu uno speciale piatto di natura mediterranea, mentre altri proporranno il dessert tipico del Louis XV: il Babà al rum come a Monte-Carlo.
Un viaggio nel cuore della Riviera… un’ispirazione reciproca.
Nel maggio del 1987, Alain Ducasse apre i battenti del Louis XV. Il Principe Ranieri III di Monaco e Monte-Carlo SBM gli affidano l’arduo compito di rendere il Louis XV il primo ristorante di un hotel a ricevere tre stelle Michelin, un obiettivo da raggiungere in massimo quattro anni. Contro ogni previsione, soltanto 33 mesi dopo, Alain Ducasse – che all’epoca aveva 33 anni – vince la sfida: al ristorante vengono assegnate le tre stelle. È il momento della raccolta dei risultati, ma l’avventura è appena iniziata.
Sulla piazza del Casinò, l’Hôtel de Paris ospita il Louis XV. Nel momento in cui il cliente entra attraverso la porta scorrevole, viene immerso nella storia di questo leggendario palazzo, così evocativo degli eleganti fasti della Belle Époque. Per chi è alla ricerca di emozioni culinarie, è naturale essere attratti dal Louis XV. Ecco così che inizia un viaggio dove il tempo si ferma: la sontuosa sala da pranzo ispirata alla reggia di Versailles, affreschi, velluto, lampadari e grandi specchi, porcellane, cristalli e vermigli… All’interno di questo ambiente abbagliante, il servizio si evolve, come in un balletto discreto del suo personale attento, interamente dedicato ai 50 ospiti.
Nel cuore della Riviera, sul Mediterraneo, un’identità culinaria si è imposta fin dall’inizio come prova per Alain Ducasse, che desiderava offrire «una cucina popolare, come quella delle madri italiane, sotto il soffitto dorato del Louis XV» per
sedurre una clientela esigente, alla ricerca di autenticità.
Situata tra terra e mare, tra le colline di Nizza e la Liguria, la natura abbondante e generosa della zona è fonte di infinita ispirazione per Alain Ducasse. La sua cucina interpreta la natura al trascorrere delle stagioni, in un concentrato perenne di sapori, aromi e colori, ma anche di sentimento, passione, sobrietà e rigore. Nelle cucine del Louis XV, l’assegnazione del miglior ruolo a ciascun ingrediente si sublima nella ricerca di aromi originali.
Per 25 anni, il Louis XV ha offerto cibi rispettosi dell’ambiente. Una cucina essenziale che cerca di proporre una nuova visione dell’haute cuisine.
Un menu celebrativo Il menu immaginato da Alain Ducasse, Franck Cerutti e Dominique Lory per festeggiare i 25 anni del Louis XV rende omaggio alla natura che in esso si presenta con tutti i suoi tesori e con tutti i suoi modesti artigiani.
Durante gli anni di apprendistato con Michel Guérard, Roger Vergé ed Alain Chapel, Alain Ducasse ha mantenuto quella che è diventata la pietra angolare della sua filosofia culinaria: esaltare la verità in tutti i prodotti senza comprometterli, ricercando la fonte primaria del sapore. Il cuoco si limita così ad interpretare, con misura e umiltà, ciò che la natura ha offerto.
È questa la semplice storia che lo chef ha scritto nel corso degli anni al Louis XV.
Amante della vita e della natura, lo chef dichiara la sua incondizionata passione verso il prodotto. Appone il suo segno distintivo su una cucina magistralmente orchestrata, di ispirazione unica e semplificata in un aspetto che conferisce ai tavoli del Louis XV un tocco di colore.
«A 23 anni ho scoperto quello che io amo definire distinzione mediterranea. Questa è stata, per me, come una seconda nascita. Prodotti unici, solari, derivanti da una terra arida, un mare colmo di pesci di scoglio più gustosi di qualsiasi altra tipologia, e quell’olio d’oliva che impongo sulle tavole del Louis XV con la stessa deferenza che viene riservata al vino. Non esistono creazioni complicate: io sublimo i prodotti, che sono al centro della scena».
Sui primi menu del Louis XV, era impresso questo preambolo: «Grazie ad autentici fruttivendoli, agricoltori, allevatori, macellai, pescatori e raccoglitori di funghi, abbiamo il privilegio di presentare i migliori prodotti che noi trattiamo con tutto il rispetto che meritano. Per questo motivo, ogni piatto ha la sua storia e ogni fornitore la sua ragione di continuare a ricercare la bellezza».
Dopo 25 anni, è rimasto invariato. Alain Ducasse continua a mantenere un contatto privilegiato con questi uomini e donne animati dalla passione per il proprio lavoro, per la qualità e la diversità dei loro prodotti.
Anno dopo anno, si è rivelato necessario esplorare pazientemente le strade di ogni regione per ricercare questi amanti della natura e della bellezza, creando con loro legami privilegiati di fiducia. È stato necessario trovare il prodotto perfetto e il momento perfetto, nel posto perfetto.
In qualità di cuochi, questi appassionati artigiani sono alla ricerca costante di cibo semplice e sano, rispettoso di ciò che la natura ha dato loro. « Perchè un ristorante è, prima di tutto, un luogo dove si mangia», afferma Alain Ducasse, aggiungendo che lo dobbiamo a noi stessi di « ridare alle tecniche il loro vero e unico ruolo: rivelare i sapori della natura»…

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