Cs Gli Atleti olimpici del Golf Maschile hanno l’accento padovano e partono dalla Montecchia

 

IL GOLF MASCHILE OLIMPICO HA L’ACCENTO PADOVANO

GLI ATLETI OLIMPICI DEL GOLF, GUIDO MIGLIOZZI E RENATO PARATORE SONO PARTITI PER TOKYO PASSANDO DAL GOLF DELLA MONTECCHIA

 

Guido Migliozzi e Renato Paratore, i due atleti olimpici che rappresenteranno l’Italia per la disciplina sportiva del golf alle Olimpiadi di Tokyo, sono amici di lunga data. Vicentino l’uno e romano l’altro, si conoscono sin da giovanissimi, da anni nel mondo del golf hanno condiviso tantissime esperienze internazionali. Ad unirli anche la grande preparazione atletica svolta al Golf della Montecchia e più precisamente al Montecchia Performance Center seguiti dal preparatore Filippo Zucchetti.

Miglio, come è conosciuto Guido Migliozzi a Padova, è di casa nei percorsi della Montecchia, si allena qui da quando era piccolo, il suo primo maestro è stato lo stimato Niccolò Bisazza. Ora a seguire i suoi allenamenti, a curare la fisioterapia e a dare qualche consiglio anche di alimentazione, su indicazioni di Emanuele Veronese nutrizionista al Montecchia Performance Center, è Filippo. Il personal trainer e massaggiatore, è un atleta che arriva dal Triathlon professionistico e dall’Ironman con esperienza nelle maggiori competizioni internazionali. E’ stato Guido a proporre a Renato di allenarsi insieme, lui e Filippo non si sono mai fermati neanche durante il lockdown e Renato aveva bisogno di recuperare forma fisica, movimenti e peso.

“Sono davvero fiero di rappresentare l’Italia alle Olimpiadi, – sorride Guido Migliozzi  – è stato un obiettivo e un sogno fin da piccolo. Già in passato ho avuto questa opportunità ai mondiali e agli Europei e l’ho fatto con orgoglio. Mi sento sicuro della preparazione fatta al Montecchia Performance Center con Filo (Filippo Zucchetti ndr) ci abbiamo dato dentro. Con Renato stiamo cercando di ambientarci qui a Tokyo per giocare queste Olimpiadi con tutte le nostre forze”.

“La nostra preparazione al Performance Center al Montecchia è stata davvero intensiva, una struttura completa e perfetta per essere pronti alla tensione e ai ritmi delle olimpiadi. Filippo ci ha seguito al meglio e gliene sono grato.  – Sottolinea Renato Paratore – Queste Olimpiadi sono il sogno di una vita. Ho partecipato a quelle giovanili e mi ero ripromesso di arrivare a quelle da professionista, ora ci sono! Questo è il momento e sono entusiasta di andare con Guido, un grande amico con il quale ho condiviso le emozioni di questo periodo”.

 “Guido e Renato sono atleti molto diversi. Entrambi sono fisicamente ben preparati, hanno tanta determinazione, abbiamo fatto un allenamento serrato e sono pronti per le grandi sfide delle Olimpiadi, – racconta Filippo Zucchetti – il mio rammarico è non poter andare con loro a causa delle tante restrizioni anti-covid, ma ci sentiamo ogni giorno e gli mando le tabelle di preparazione. Renato ha fatto un’escalation nella sua preparazione, è passato dal nomignolo di Renatino a quello di Hulk, la sua evoluzione l’hanno notata tutti nel tour, ma il nostro percorso non è finito ci siamo posti nuovi obiettivi. Guido, invece, partiva da capacità fisiche importanti sin da ragazzino, lo seguo da quando aveva 17 anni. Potrebbe praticare moltissimi altri sport, ottenendo prestazioni ottimali. Renato è un grandissimo lavoratore, Guido è un vulcano va contenuto e guidato, bisogna entrare in sintonia perché si affidi. Se un atleta è preparato a livello fisico e ha un buon maestro, ha un perfetto equilibro e si sentirà sicuro nell’affrontare tutte le gare”.

Sia Guido Migliozzi che Renato Paratore sono atleti che non mollano, il primo si è preso la sua rivincita con l’European Tour, rientrandoci dal 15° posto della Qualifying School affrontata proprio con al fianco Filippo Zucchetti che gli ha fatto da preparatore, autista e anche caddie. Il suo obiettivo è arrivare al PGA Tour Americano. Renato è in continua ascesa e sta portando avanti una sfida con se stesso per crescere ancora.

 

 

GUIDO MIGLIOZZI  Vicenza, 25 gennaio 1997  

Palmares: Kenya Open 2019, Belgian Knockout 2019

Precedenti alle Olimpiadi: Esordiente

Due successi, la conquista della ‘carta’ per l’European Tour e un’esperienza sui tre circuiti continentali hanno caratterizzato il 2018. Le due vittorie sono maturate sull’Alps Tour (Memorial Giorgio Bordoni e il bis nell’Abruzzo Open) dove ha disputato cinque gare con un secondo posto nell’Alps de Las Castillas e due tagli. Due i tornei sull’European Tour con la 26ª piazza nel Rocco Sicilian Open e l’uscita anzitempo nell’Italian Open e sette sul Challenge Tour dove è andato a moneta nel KPMG Trophy (18°) e nello Scottish Challenge (45°). Nell’Italian Pro Tour è giunto 18° nel Campionato Nazionale Open. A fine stagione ha acquisito il diritto a giocare nel massimo circuito continentale 2019. E’ partito dallo Stage 1 (2° al CG Bogogno), ha poi passato lo Stage 2 (14° a El Encin Golf Hotel ad Alcala de Henares in Spagna) e nella finale ha ottenuto la promozione (15° Lumine GC, Tarragona in Spagna). Primo nella money list dell’Italian Pro Tour, 10° in quella italiana e 161° nell’ordine di merito del Challenge Tour.

Nel 2019 la sua prima stagione sull’European Tour, da definirsi sicuramente ottima per un rookie, è stata caratterizzata da due successi ottenuti nel Magical Kenya Open a marzo e nel Belgian Knockout a giugno, rivelandosi come uno dei giovani più interessanti del circuito.

Tra gli altri risultati spiccano il T4 4° posto all’americano US Open, il settimo posto nel Porsche European Open e il decimo nel Turkish Airlines Open, un torneo delle Rolex Series, nel contesto di un bel finale di stagione in cui si è guadagnato l’accesso alla gara conclusiva di Dubai riservata a 50 eletti.

Questi gli altri risultati recenti: 78° a The 149th OPEN, 35° a pari merito al Abrdn Scottish Open, 2° al Made in HimmerLand presented by FREJA e nuovamente 2° al Betfred British Masters hosted by Danny Willett

14° Portugal Masters, 16° DP World Tour Championship, 21° Nedbank Golf Challenge, 25° Trophée Hassan II, 28° Scottish Open, 32° Volvo China Open, 33° Made in Denmark ed Omega European Masters, 35° British Masters, 41° Maybank Championship, 48° Italian Open. Ordini di merito: Race To Dubai (European Tour) 40° con p. 1.499,2; italiano: 3° con punti 812.934,94. World Ranking a fine anno: 109°.

RENATO PARATORE  Roma, 14 dicembre 1996

Palmares: Olimpiadi Giovanili 2014 (oro), Nordea Masters 2017, British Masters 2020

Precedenti alle Olimpiadi: Esordiente

Paratore nel suo palmares vanta una medaglia d’oro (nell’individuale) e una di bronzo (in tandem con Virginia Elena Carta) ai Giochi Olimpici giovanili di Nanchino.

Renato fa il suo debutto nello European Tour il 14 dicembre 2014, all’Alfred Dunhill Championship (Malelane, Sudafrica), dove conclude ventiseiesimo. Il primo segnale di grandi doti tecniche lo da nella stessa stagione, la sua prima tra i professionisti, il 3 luglio 2015: all’Alstom Open di Francia infatti Renato diventa il primo giocatore nella storia del Tour a chiudere tutte le buche in 4 colpi. Prendendo confidenza con il professionismo, ed il torneo, Paratore chiude la sua prima stagione al 109º posto, qualificandosi per l’anno successivo, entrando una volta nei primi 10 ed andando a premi 14 volte su 30 gare disputate.

Il 2016 è un anno di assestamento: su 33 tornei disputati entra tre volte nei migliori 10, andando a premi 24 volte ed portando la sua posizione media (per torneo) al cinquantesimo posto. Conclude così l’anno come numero 57 nel ranking del Tour e numero 115 al mondo.

Il 2017 è l’anno della consacrazione; nonostante risultati altalenanti, che lo porteranno a chiudere la stagione al settantatreesimo posto nell’European Tour e al centosessantesimo nel ranking mondiale, il 4 giugno 2017 Renato sigla un nuovo primato: all’età di vent’anni vince il suo primo torneo nell’European Tour, aggiudicandosi il Nordea Masters disputato sul campo del Barsebäck Golf & Country Club, in Svezia. In queste prime annate da professionista si è messo talmente in mostra, grazie alle sue ottime doti sportive, da diventare testimonial non solo della Ryder Cup di Roma 2022 ma anche della Junior Ryder Cup di Disneyland 2018.

 

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