Abbattuto da Solar Power Network il 2,5% delle emissioni dei Paesi del G7.

ECCO UN PIANO PER RIDURRE DEL 2,5% IL CO2 EMESSO DALL’INSIEME DEI PAESI DEL G7 PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA DA FONTI NON RINNOVABILI.

A svelare questo piano è l’ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network, che negli ultimi mesi si è dedicato a sviluppare per un’importante gruppo industriale presente in tutto il mondo un piano di realizzazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo reale o virtuale che permetterà in 18 mesi abbattere il 2,5% di tutte le emissioni.

(AJ-Com.Net) – ROMA, 25 LUG 2019 – «Oggi stiamo costruendo un percorso di transizione dei modi di produrre, distribuire e consumare l’energia che è molto simile a quello vissuto dalla telecomunicazioni nei decenni passati. Da un modello di produzione centralizzata, distribuzione complessa ed inefficiente, e miliardi di punti di connessione, ad un’organizzazione più leggera, agile e responsabile, in cui i consumatori sono anche produttori: la generazione solare distribuita avrà per il mondo dell’energia lo stesso ruolo che gli smartphone hanno avuto e stanno avendo le TLC» spiega l’ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network (www.solarpowernetwork.ca), leader mondiale nel settore solare industriale, con al suo attivo contratti per la generazione di energia elettrica per oltre 400 MW di potenza generata attraverso il sole in ben 678 località, tra siti industriali ed edifici commerciali, dal Canada agli Stati Uniti passando per il Giappone, l’Australia e parte dell’Africa.

«Negli ultimi mesi ci siamo dedicati a sviluppare per un’importante gruppo industriale presente in tutto il Mondo un piano di realizzazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo reale o virtuale che permetterà in 18 mesi abbattere drasticamente le loro emissioni: uno sforzo che potrà arrivare ad impattare, in termini di riduzioni di CO2, per quasi il 2,5% di tutte le emissioni di cui i Paesi del G7 sono responsabili per produrre l’energia elettrica da fonti non rinnovabili» rivela orgogliosamente il presidente di Solar Power Network.

Quasi tutti i «big player» del settore a sono entrati nel business dell’offerta fotovoltaica «chiavi in mano», dove autorizzazioni burocratiche, progettazione, installazione e gestione delle fornitura di fotovoltaico è «all inclusive», includendo perfino il software ad hoc per il controllo anche in remoto dei consumi e dei livelli produttivi.

Ma la vera novità del 2019 è rappresentata dalla proposta di Solar Power Network che attraverso l’innovativo strumento del GPPA (Green Power Purchasing Agreement) consente di concretizzare una nuova forma di comodato d’uso degli impianti con l’unico vincolo dell’acquisto per un certo periodo dell’energia elettrica autoprodotta ad un prezzo più economico di quello precedente da rete, l’autofinanziamento (l’impianto si ripaga con l’acquisto dell’energia stessa) ed il risultato finale di reti che diventano private, perché dopo 10 o 15 anni l’impianto diventa di proprietà dell’azienda.

Insomma con l’arrivo della multinazionale canadese vi è fermento a livello di offerta aziendale di fotovoltaico. Il modello di business di Solar Power Network (SPN) è proprio quello di realizzare gli impianti fotovoltaici per “autoconsumo”, con la formula del GPPA che consente al cliente di veder realizzato gratuitamente l’impianto sulla base delle proprie esigenze energetiche, attraverso l’acquisto mensile dell’energia prodotta dall’impianto, ad un prezzo più basso di almeno il 20% di quella precedentemente acquistata dalla rete.

Si può passare all’energia rinnovabile a costo zero, senza assumersi l’onere dell’acquisto ed installazione di pannelli solari o quant’altro e dopo appena 10 anni il cliente può decidere di riscattare l’impianto, pagando il 20% del suo valore iniziale, o di proseguire nell’acquisto dell’energia per altri 5 anni ed ottenere così senza oneri la piena proprietà dell’impianto.

«Ma non è solo una questione meramente economica» puntualizza Giorgio Mottironi, senior partner di BAngels, società che supporta Solar Power Network nello sviluppo del mercato italiano, «Oggi -prosegue Mottironi scegliere il solare, per le industrie e le corporate, è una responsabilità per la dimensione sociale ed ambientale in cui operano: non esiste altra via più rapida ed efficace per ridurre il proprio impatto in termini di emissioni di CO2 o climalteranti e dare una veste completamente diversa al modo in cui si può essere percepiti dal mercato e dai consumatori». (AJ-Com.Net). AJ/LL 25 LUG 2019 11:00 NNNN