NEWS. La (lenta) ripartenza del turismo

Nel 2013 resiste alla crisi ed è il settore in cui gli italiani spendono di più online

ARTICOLO DI

Jacopo ColòLinkiesta

Foto di Ian Gavan, Getty Images

I dati parlano chiaro: l’Italia è il quinto paese più visitato al mondo secono il World Tourism rankings, l’indice dei paesi più visitati delle Nazioni Unite. Ogni anno arrivano in Italia 47,4 milioni di turisti stranieri, quasi uno per ogni cittadino italiano. All’inizio degli anni ‘80 il nostro paese aveva il primato assoluto di questo indice, ma negli ultimi 30 anni siamo stati sorpassanti da Francia, Stati Uniti, Cina e Spagna. Se aggiungessimo, però, al totale dei turisti che passano le loro vacanze in Italia anche gli italiani che scelgono di rimanere in Italia per le ferie, supereremmo di gran lunga anche la Francia, con un totale di 98 milioni di turisti.

Il contributo che il turismo, in generale, dà al Prodotto interno lordo è del 5,4% in via diretta e fino al 10% se si considera l’indotto. Una delle più grandi forze economiche Italiane.

E, nel 2013, potrebbe essere iniziata un’inversione di tendenza rispetto alla crisi che riporta il turismo tra le priorità degli italiani. Un’analisi dell’Osservatorio nazionale del Turismo di Unioncamere effettuata nei mesi mesi di luglio e agosto, segnala che dopo un 2012 difficilissimo c’è una ripresa per il mercato del turismo. O almeno una lenta, lentissima ripartenza. Sia per quanto riguarda gli hotel (+2,3% a luglio e +3,6% ad agosto rispetto al 2012), sia nell’extralberghiero (+2,2% a luglio e +3,1% ad agosto) gli indicatori sono tutti positivi. La stagione però si blocca a settembre: soltanto una camera su tre degli alberghi è occupata e il calo delle vendita è dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Il processo potrebbe essere iniziato, ma i frutti si vedranno — se ci saranno — l’anno prossimo.

Dove andiamo in vacanza quest’anno?
L’analisi dell Osservatorio nazionale del Turismo di Unioncamere ci dice anche quali sono le mete preferite degli italiani. E sono un po’ sorprendenti rispetto al classico stereotipo della famiglia sotto l’ombrellone in riva al mare. Il lago, infatti, ottiene il gradimento maggiore nei mesi estivi rispetto alle proprie disponibilità di alloggio: 83,5% le camere occupate in luglio e 87,2% quelle d’agosto, con tassi di crescita notevoli rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente (+9,3% a luglio, +12,9% ad agosto). Al mare, dove le imprese vedono un recupero più moderato: +2,7% a luglio e +3,2% ad agosto. In discreta crescita anche le città d’arte italiane, che realizzano a luglio il 63,4% (+2,5%), ad agosto il 68,3% (+4,2%) e prolungano la stagione estiva fino a settembre, occupando il 47,7% delle camere (+7%).

Le ultime analisi sul turismo verso l’estero riguardano soltano i mesi da gennaio a luglio 2013 ma ci raccontano due trend significativi: che gli italiani preferiscono di gran lunga andare all’estero in vacanza rispetto a stare nel nostro paese. E che il mare nei paesi caldi non è più così attraente, almeno nei mesi invernali e primaverili. Nel 2012 le vacanze verso le città d’arte straniere erano il 37,8% del totale. Quest’anno? Quasi il doppio: 67,8%. E il mare? Le destinazioni balneari straniere passano da un 53% del 2012 a un 38% del 2013.

La prenotazione la faccio online
Cambiano anche i modi con cui prepariamo le vacanze. Non solo internet è la modalità preferita degli italiani per prenotare e organizzare un viaggio, ma il turismo è addirittura il primo settore in termini di spesa per l’e-commerce in Italia. Con un fatturato che sfiora i 5 miliardi, una crescita del 13% rispetto al 2012 e 8 siti specializzati nella lista dei 20 siti di e-commerce più usati in Italia (Alitalia, eDreams, Expedia, Meridiana, NTV, Trenitalia, Venere, Volagratis).

Di che percentuali parliamo per il settore? Alte: il 32,6% delle vacanze degli italiani sono prenotate online. La maggior parte delle persone passa dai grandi portali di booking (29,5%), ma c’è anche chi contatta direttamente l’alloggio di destinazione o sceglie solo il viaggio (rispettivamente 26,4% e 16,4%). Interssante notare che le prenotazioni online verso mete italiane (26,7%) sono quasi la metà rispetto alle prenotazioni verso mete straniere (47,3%).

Poche meno le vacanze senza alcuna prenotazione, 32,2% (37,5% in Italia e 19,1% all’estero).

In relazione, diminuiscono le vacanze organizzate last minute durante i quindici giorni precedenti la partenza (il 34,3% del totale vacanze) ed aumentano quelle pianificate tra uno e due mesi prima (53,9%); diminuiscono anche le prenotazioni di lungo anticipo.