GIOCARE CON IL GIOCO
“Ci siamo divertiti a “giocare con il gioco” – dice l’architetto – portando all’interno dello store il meraviglioso quaderno di Braccialini dove la donna contemporanea, quella che non ha timore di nascondere la bambina che è in lei, possa ritrovare la gioia e la spensieratezza che conserva gelosamente dentro di sé. Diventa così affascinante miscelare gli spazi dello store come se fossero un Luna Park su Marte o un Casinò al Centro della Terra aspettando che sul palco scenda Houdini.”
E’ con questo mood che salendo al primo piano si è colpiti dalla presenza di un elemento espositivo di forma totemica, composto da dadi da gioco sovrapposti, che immergono il cliente in un’esperienza fiabesca, che continua entrando nella sala attigua, dove una scacchiera si plasma sulla volta, lasciando cadere delle pedine che come in un’opera Metafisica perdono l’influenza della forza di gravità seguendo l’andatura curvilinea della volta stessa.
E’ una gigantesca trottola, quella che campeggia al centro della stanza dei “Temi di Braccialini”, la collezione iconica, composta di pezzi ormai entrati nella storia dell’accessorio femminile per eccellenza. In questa sorta di “scatola magica” lo spazio è stato reso multidimensionale utilizzando 2 superfici specchianti posizionate una opposta all’altra, ed in particolare in questo caso sono il soffitto ed il pavimento a crea questa atmosfera di “oblio”, con il cliente che vive la sensazione di levitare nel “Magico Mondo di Braccialini”.
“Il bianco visto non come assenza di colore, neutralità, assenza di personalità, ma bensì come un colore deciso e decisivo – aggiunge Emanuele Svetti – infatti la scelta progettuale né ha esaltato la potenza cromatica, è stato come dipingere uno spazio bianco dove nulla è disegnato, lasciando che fosse lo spazio stesso a definirsi.”
Questa scelta ha come risultato la celebrazione del prodotto artigianale di Braccialini – che vive del proprio colore – che trova una sorta di quarta dimensione all’interno degli spazi creati da Studio Svetti con un taglio al limite di quello “sartoriale”.
Lo store fiorentino diventa così l’ennesima riprova che per Emanuele Svetti non debba essere il negozio ad attirare l’attenzione, ma ciò che vi è esposto all’interno, per cui, come la scenografia in uno spettacolo teatrale, deve soltanto rendere incredibile la shopping experience del cliente.
Dal punto di vista tecnico, tutte le pareti sono state rasate e integgiate con smalto satinato a base acqua, sul quale sono state applicate delle speciali “wrappature” in tape nero opaco, che creano su chi guarda l’ambiente l’idea di entrare in un modello tridimensionale, un po’ come se lo spazio fosse generato da un software, così sul bianco puro e raffinato della “scatola” vengono tracciate linee “decise e feroci” che generano spazi espostivi con nicchie, mensole ed oblò che attraverso l’uso della luce diventano punti di attrazione e di attenzione per il cliente all’interno del punto vendita.
“La scala che serve i due piani del negozio è stata uno dei nodi cruciali del negozio, perché al contrario di altri store progettati dallo studio, in questo caso è nascosta, faceva parte dello spazio ma si adagiava all’interno dello stesso in maniera “timida” – racconta l’Architetto – per questo abbiamo deciso di farla diventare “la scala dei sogni di ogni donna” immaginandola come il terminale per raggiungere il Paradiso, quella dove ogni sogno può avverarsi”.
Per raggiungere questo risultato lo studio ha lavorato sulla luce come elemento attrattore, come stimolo della curiosità femminile, creando prima una sorta di “galleria luminosa”, eterea, che accompagna la cliente al suo interno ed inizia a “raccontare” una storia con il neon che delinea il “where the magic happens”, che è poi divenuto il claim della nuova apertura.
I lavori sono stati eseguiti e coordinati da Marchi Interior, azienda di Modena specializzata nella realizzazione di progetti chiavi in mano, che ha reso semplice la realizzazione di complementi d’arredo disegnati da Stusio Svetti appositamente per il Flag fiorentino quali: i pouff “dama”, gli elementi a forma di dado da gioco, che diventano sedute ed espositori a seconda delle dimensioni, la Giostra che campeggia al centro del punto vendita, le appenderie metalliche e i counter per la vendita e l’esposizione del prodotto.
L’inaugurazione del negozio di Firenze è avvenuta a fine luglio 2021, alla presenza del presidente di Graziella Holding Gianni Gori, del presidente onorario Graziella Buoncompagni e del direttore commerciale e retail Giacomo Gori, andando ad anticipare la presentazione della nuova linea Primavera-Estate 2022 di Braccialini sul tema “Orizzonti”. |