Ener2Crowd all’Ecofuturo Festival

 

 
A PADOVA L’ECOFUTURO DI ENER2CROWD.
 

Ener2Crowd.com, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, da oggi all’Ecofuturo Festival (bit.ly/3yOHUWB).
 

 

(ajcom) A Padova l’«ecofuturo» di Ener2Crowd. Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd.com nonché chief analyst del GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde, che si è fatto promotore della partecipazione della piattaforma all’Ecofuturo Festival 2021 (bit.ly/3yOHUWB), che si terrà dal 13 al 17 luglio 2021 —sia in presenza a Padova che in diretta streming— con il patrocino del Ministero della Transizione Ecologica.

Insieme a Niccolò Sovico, co-fondatore e ceo di Ener2Crowd.com scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30 del 2020, Giorgio Mottironi sarà tra i relatori all’Ecofuturo Festival in ben 4 tavoli “Le comunità energetiche” (13 luglio ore 14.30) sulla svolta verso l’utilizzo delle energie rinnovabili «di tutti e per tutti»; “Reddito energetico” (14 luglio ore 9.30) sulle occasioni per le persone e per le piccole imprese in difficoltà, un’iniziativa rivoluzionaria per combattere la povertà energetica; “Sburocratizzare le rinnovabili e democrazia finanziaria” (16 luglio 2021 ore 11.30) che promuove un’alleanza trasversale tra cittadini, associazioni ecologiste e imprese per le giuste e libere rinnovabili contro la paralisi della follia burocratica messa al servizio della conservazione degli interessi dei “big player” dei combustibili fossili; e “Nuovo Umanesimo per un Pianeta rinnovabile” (17 luglio ore 11.30) sulla non ideologica condivisione dell’energia e quindi sulla proprietà condivisa e sul crowdfunding contro i comportamenti predatori da parte di chi investe nelle rinnovabili.

In concomitanza, con l’occasione della vincita dell’Italia degli Europei di calcio, Ener2Crowd ha deciso di compensare tutte le emissioni di CO2 causate dalle trasferte aeree della Nazionale Italiana di Calcio, pari a circa 93 mila tonnellate, piantando immediatamente 3.107 alberi nel proprio programma di riforestazione Il Bosco dellEnergia portata avanti con il partner TreeNation.

Quest’ultima è stata forse l’edizione più inquinante della manifestazione sportiva più importante per il nostro continente: secondo le stime degli analisti di Ener2Crowd.com, a causa della scelta di una logistica diffusa che comprendesse più destinazioni per i tifosi e per le squadre con l’avanzare dei turni, sono state emesse 450 mila tonnellate di CO2.

«LItalia ha dimostrato di poter essere guida dellEuropa calcistica ed altrettanto dovrebbe fare nel campo della transizione energetica e sostenibile. Lo può fare perché ne ha le conoscenze, le competenze e le tecnologie esecutive» asserisce Niccolò Sovico, ceo, ideatore e co-fondatore di Ener2Crowd.com.

 

EUROPEI DI CALCIO, NON BASTANO 600 MILA ALBERI: PER COMPENSARE LE EMISSIONI DI CO2 CE NE VOGLIONO BEN 13,5 MILIONI. A METTERLO IN EVIDENZA È ENER2CROWD.COM.

 

In occasione della vittoria dell’Italia agli Europei, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico ha deciso di impegnarsi per bilanciare le emissioni di CO2 della Nazionale di calcio.

 

Secondo la  South Pole Carbon Asset per compensare le emissioni di CO2 di un evento diffuso come gli Europei di Calcio basterebbe piantare 600 mila alberi, 50 mila per ogni Paese che è stato coinvolto nella manifestazione. Ma secondo gli analisti di Ener2Crowd.com il dato è assolutamente errato e corrisponderebbe ad appena un 4% dellobiettivo reale che si vorrebbe raggiungere.
 

«Per compensare le 450 mila tonnellate di CO2 da loro stessi calcolati, quei 600 mila alberi ci impiegherebbero 23 anni» sottolinea Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché chief analyst del GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde.

«I 600 mila alberi rappresentano solo un tentativo di greenwashing” che si inserisce su quella pericolosa e tendenziosa strada di voler scaricare in modo improprio le responsabilità di comportamenti antropici che oggi andrebbero assolutamente evitati, in particolare dalle istituzioni, se realmente si volesse fare qualcosa per dare un segnale —anche educativo— che possa coinvolgere i singoli e determinarne azioni climaticamente consapevoli» sostiene l’analista capo.

«Quello che si è fatto —prosegue Mottironiè stato spostare istantaneamente” della CO2 dalla geosfera all’atmosfera, sostenendo che gli effetti che ne conseguono si possano ritenere compensati da un successivo travaso verso la biosfera che durerà 23 anni. Ed è un rischio enorme perché si affida ancora una vola la responsabilità di un atto compiuto nel presente —e le cui conseguenze a medio e lungo termine sono chiare agli occhi di tutti— ad un futuro ipotetico ed alle difficoltà che in quel futuro dovranno affrontare le generazioni a venire»

Secondo le stime di Ener2Crowd, considerando che ogni albero è in grado di assorbire 30kgCO2/anno, la quantità reale di fusti che si dovrebbero realisticamente piantare per compensare subito le «emissioni Uefa» è di 13,5 milioni di alberi, con un costo di almeno 65 milioni di euro.

 

 

 

 
 
 
 
 

 

 

 

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