“FAMIGLIA SOSPESA” (La gente comune che dona alla gente comune)

 

È dalla Puglia, precisamente da Giovinazzo piccolo e virtuoso Comune nel nord barese, da cui parte l’iniziativa nazionale/solidale denominata “FAMIGLIA SOSPESA”, un MODELLO/ESEMPIO di donazione volontaria più consistente ed in denaro ideato dal Manager ed Imprenditore di origine pugliese Vincenzo Frigulti, già noto nel mondo delle Startup, della Ricerca, del Turismo e della Comunicazione, che ha voluto essere in prima fila nella donazione volontaria e nella divulgazione sul territorio nazionale, dopo il “CAFFÈ SOSPESO” ed il “TAMPONE SOSPESO”, proprio del modello “FAMIGLIA SOSPESA” che in futuro si integrerà anche come costola etica/filantropica del suo Progetto prossimo ed innovativo di nome “UNICI” che darà spazio proprio alla Solidarietà, la Famiglia, la Violenza sui Minori oltre che l’impresa e la valorizzazione del territorio, tanto è vero che aggancera’ tutti i Borghi e le Città italiane.
 
 
In più, anche grazie all’importante collaborazione ricevuta dal Comune di Giovinazzo nella figura rappresentativa del Sindaco Tommaso Depalma, che si è potuto dare vita a questa iniziativa benefica a doppio binario con “FAMIGLIA SOSPESA” e che consiste innanzitutto in una donazione come versamento attraverso IBAN al Comune di Giovinazzo, sempre attento ai bisogni dei suoi cittadini e già operante con una propria iniziativa partita dallo scorso febbraio e dal nome di “Giovinazzo Solidale”, una raccolta fondi volontaria e trasparente su un c/c dedicato e che cerca di individuare famiglie, oggi in difficoltà e senza reddito causa pandemia, che non hanno più un potere di acquisto e di sussistenza in quelle che sono le necessità appunto in termini di vivibilità quotidiana e di dignità umana.
 
“Spero”, dichiara l’imprenditore Frigulti, “che questa sia l’occasione ed il giusto periodo per far partire innanzitutto un gesto volontario e soprattutto la sensibilizzazione verso chi ha di più e deve donare a chi non può più permettersi di sorridere e vivere oggi una vita serena che gli è stata tolta da un dittatore di nome Covid 19, un virus che, oltre mietere vittime dal febbraio scorso, continua a togliere dignità anche a chi da una vita ha sempre lavorato ed onorato impegni verso la propria famiglia e verso la propria attività commerciale”.
 
“Serve velocità”, aggiunge l’imprenditore, “prima che sia troppo tardi per queste “FAMIGLIE SENZA REDDITO”, una percentuale sempre più in crescita, è quella categoria detta degli “INVISIBILI” a cui sono mancati sussidi, da altri ricevuti, e sostegni erogati direttamente dal Governo Centrale e dalle Regioni.