COMUNICATO STAMPA AMSI E UMEM;PROFESSIONISTI E OPERATORI NELLA SANITÀ

 

Coronavirus .Foad Aodi continua la ricerca UMEM e Amsi in 72 ;il 10% dei contagiati sono operatori nella sanità e vince la cura territoriale su quella ospedaliera per combattere la pandemia.

 

AMSI ,UMEM e UXU;Siamo indignati per la sottovalutazione della sicurezza e protezione sui posti di lavoro ,passiamo dalle parole e dai complimenti ai fatti.

 

Cosi l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi),Unione Medica Euro mediterranea( UMEM) e il movimento internazionale Uniti per Unire (UXU) si rivolgono al governo italiano e all’OMS affinché si tutelino di più i professionisti della sanità sui posti di lavoro perchè sono vittime due volte in questa emergenza mondiale da Coronavirus ,lavorano senza protezioni e sono minacciati  da denunce e aggressioni nonostante il loro nobile impegno e sacrificio nel mondo . In Italia sono 26.500 gli operatori sanitari positivi al Covid-19, 163 i medici deceduti, 40 gli infermieri, 10 i farmacisti . Sono più di 28mila i contagi da Covid-19 di origine professionale denunciati all’Inail tra la fine di febbraio e lo scorso 21 aprile. Il 45,7% riguarda la categoria dei “tecnici della salute”, che comprende infermieri e fisioterapisti, seguita da quella degli operatori socio-sanitari (18,9%), dei medici (14,2%), degli operatori socio-assistenziali (6,2%) e del personale non qualificato nei servizi sanitari e d’ istruzione (4,6%). E’ quanto emerge dal primo report sulle infezioni di origine professionale pubblicato dall’istituto da cui emerge anche che i casi mortali da contagio sono stati 98 – 52 a marzo e 46 ad aprile – pari a circa il 40% del totale dei decessi sul lavoro denunciati all’Inail nel periodo preso in esame

 

 “Tuteliamo di più i professionisti e operatori nella sanità che sono il 10% dei contagiati totali da coronavirus in 72 paesi secondo la nostra ricerca UMEM e Amsi che portiamo avanti dall’inizio dell’emergenza e grazie ai nostri rappresentanti locali . E’ un tema sentito e purtroppo molto sottovalutato quello della sicurezza e la protezione dei professionisti della sanità nel mondo in particolare all’inizio dell’emergenza dove si e’ registrato un alto numero dei morti e contagiati in Italia e nel mondo tra i professionisti della sanità e lo dimostrano i dati italiani e la ricerca Inail . Cosi dichiara Foad Aodi il Fondatore dell’Amsi ,Umem e membro GDL Salute Globale e Registro Esperti Fnomceo che si appella al Governo Italiano e All’OMS di tutelare di più i professionisti della sanità visto che devono garantire il loro impegno a favore della tutela alla salute a tutti ,come possono garantirlo se non e’ garantita la loro sicurezza ,salute ,tutela personale ed i loro  diritti essenziali . Inoltre sono minacciati tutti i giorni da denunce e aggressioni e il 40% soffre di disturbi psicologici da effetti collaterali da Coronavirus . Basta parole e complimenti reciproci che non portano da nessuna parte  servono fatti e soluzioni alle problematiche sollevate da anni; Investire di più in sanità e non penalizzarla ,servono specialisti ,combattere lo sfruttamento lavorativo e sotto pagamento e garantire a tutti pari opportunità e diritti senza divisione in categorie e sotto Categorie . 

 

Infine Aodi illustra altri risultati importanti nel combattere la pandemia secondo la nostra ricerca , studio e confronto tra esperti e SSN anche tramite interviste televisive nei 72 paesi; 

1-Vice la cura territoriale su quella ospedaliera per combattere la pandemia;

2-Molto efficace la cura nei primi 5 giorni con cortisone ,antibiotici e la cura delle coagulopatie ;

3-Nei paesi arabi e africani è molto utilizzata la profilassi anti malaria e la cura con la plasma terapia selezionando i pazienti con il rispetto delle indicazioni e controindicazioni ;

4-E’ utilizzata la cura con ossigeno ozonoterapia in particolare nei primi 5 giorni ;

5-Si sono manifestati in numerosi contagiati sintomi nel sistema nervoso ,apparato digerente e la cute oltre ai sintomi iniziali del Covid 19;

6.Nei paesi coinvolti non ci sono ancora dati precisi sui morti da Coronavirus e ad oggi si parla solo di morti con Coronavirus;

7.Nella maggior parti dei paesi non e’ autorizzata l’autopsia dei pazienti deceduti con Coronavirus.

 

Cordiali Saluti 

Ufficio STampa