NEWS. REPORT IFIIT AGOSTO

Indice IFIIT di Agosto elaborato da Paolo Gila, socio ordinario Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento www.assoconsulenza.eu IFIIT INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA La misura della propensione agli investimenti in innovazione tecnologica INDICE DI LUGLIO 2014 ( RILEVAZIONI LUGLIO )

INDICE DI FIDUCIA SUGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE TECNOLOGICA

La misura della propensione agli investimenti in innovazione tecnologica

I M R

IFIIT MONTHLY REPORT

INDICE DI AGOSTO 2014 (RILEVAZIONI LUGLIO 2014)

Pubblicazione 10          agosto 2014

Numero di sintesi del mese:

32,30

“L’impresa è per eccellenza il luogo dell’innovazione e dello sviluppo”

– Joseph A. Schumpeter-

1) I DATI

Quadro di sintesi dei dati rilevati nel mese

  • L’Indice Ifiit non riesce proprio a decollare. Dopo il lieve recupero nel mese di luglio (salito a 32,70 punti dai 32,40 di giugno), l’indicatore della propensione ad investire in progetti e processi innovativi scende a quota 32,30, di fatto il livello più basso dell’anno.
  • Persiste il quadro di complessità: solo una minoranza di imprese, una su tre, avvia progetti di innovazione tecnologica, sia per quanto riguarda l’aspetto del processo e sia per quanto riguarda l’aspetto del prodotto.
  • Il resto delle imprese vive di inerzia produttiva, ma rischia l’obsolescenza degli assets produttivi e, conseguentemente, il calo del valore complessivo dell’azienda (per questo punto vedere il commento in calce al bollettino).
  • I migliori segnali di fiducia negli investimenti giungono dai comparti dell’alta tecnologia, della meccanica fine e delle macchine utensili, del lusso, settori fortemente orientati all’export.
  • Resiste nella media la propensione ad investire in innovazione tecnologica nei settori: energia, telecomunicazioni, arredamento e moda, abbigliamento, bancario, assicurativo.
  • Resta al di sotto della media la propensione ad investire in innovazione nelle seguenti categorie: commercio e edilizia, microimprese, attività artigianali e professionali.
  • Il 79% degli intervistati sostiene che la competitività tra il nostro sistema-Paese e quello delle altre nazioni europee più avanzate si sta allargando.

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2) IL COMMENTO

Made in Italy: a rischio obsolescenza?

Il Made in Italy, a dispetto dei proclami mediatici, è a rischio. Almeno in alcune filiere del tessuto produttivo. Lo confermano le risposte al questionario mensile di Ifiit e i commenti di alcuni imprenditori, soprattutto coloro che, per fare fronte alla crisi e al calo della domanda, non hanno avviato investimenti nei processi, nella speranza che “finisse la nottata”. Così ora, a distanza di alcuni anni, il macchinario è vetusto, l’impresa meno appetibile da parte degli investitori e di coloro che sono o sarebbero chiamati a concedere credito. Col risultato che si procede a vista, in attesa di nuovi ordini o di possibili sbocchi sul mercato internazionale, al fine di avere un volano di sviluppo. Il fenomeno dovrebbe essere opportunamente monitorato non solo dal punto di vista qualitativo ma anche quantitativo, per comprendere la reale portata della questione. Tuttavia le numerose indicazioni giunte a Ifiit testimoniano un diffuso disagio, che colpisce in particolare alcuni mondi produttivi, come quelli della sub-fornitura tessile e edile. Di fronte al calo della domanda interna si è ristretta anche la capacità innovativa per le piccole aziende poco strutturate che lavorano – o lavoravano – al fianco o per conto di grandi gruppi. Se un’azienda non rinnova il parco macchine e non compie salti di qualità innovativa resta ad un livello organizzativo che viene di fatto superato dai concorrenti, italiani o esteri, che invece riescono ad essere più strutturati e competitivi. Nel piano di sviluppo generale del mercato e delle economie, l’azienda che non innova rimane ad un piano inferiore. E perde progressivamente valore. Ne è testimonianza – ad esempio – un’impresa del settore agroalimentare, produttrice di cioccolato che – intervistata dallo staff di Ifiit e di cui non si cita il nome per ragioni di riservatezza e privacy – perde giro d’affari e fatturato perché ancorata ad un modello tipicamente artigianale, ha rifiutato di compiere passi evolutivi, visto l’alto livello qualitativo del prodotto, verso un nuovo modello più spinto verso la scena internazionale e con una maggiore capacità produttiva e logistica. La logica dell’integrazione europea prima, e della crescita sui mercati esteri, spetta agli imprenditori in primis. E alla politica nel suo complesso. Se non si attivano presto meccanismi per salvaguardare e difendere il tessuto industriale, oltre che promuovere il miglioramento dei processi produttivi, lo scenario appare alquanto grigio. Al punto che le nostre imprese potrebbero valere molto meno di quanto oggi non vengano stimate. E a quel punto l’assalto dei compratori di ogni nazionalità potrebbe essere ancora più vigoroso, con tutti i debiti corollari che si possono facilmente intuire.

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  • Ifiit è un marchio registrato a livello comunitario
  • IMR – IfiitMonthly Report è coperto da Copyright dal 2007

Ifiit è l’Indice di Fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica, accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione.

IfiitMonthly Report è una sintesi di un’attività di ricerca sulla fiducia in investimenti tecnologici che mensilmente viene effettuata su un campione qualificato e rappresentativo dell’economia italiana.

Lo staff di Ifiit, un network di ricercatori volontari, si avvale di un Focus Group, costituito in prevalenza da operatori qualificati e da esperti accademici, per l’interpretazione dei dati e delle tendenze. Per le sue caratteristiche di indice di fiducia, Ifiit si presta ad essere consultato anche come strumento previsionale dei cicli economici.

Indice Ifiit Via Pisanello 8 20146 Milano

Supervisor Paolo Gila