NEWS. MINI-BOND, FMI SPINGE PER MERCATO PIU’ EFFICIENTE

I mini-bond possono diventare uno strumento concreto di finanziamento “alternativo” per le Pmi. Ma l’Italia deve fare di più. Parola del Fondo Monetario Internazionale, che nel recente “Global Financial Stability Report” preme per un mercato nazionale più efficiente: ”Italia e Spagna hanno recentemente lanciato il mercato dei mini-bond per le Pmi. Per spingere questo mercato – è scritto nel rapporto – le autorità devono rivedere le restrizioni su questi strumenti di investimento che gravano sulle compagnie assicurative e sui fondi pensioni e potrebbero considerare incentivi fiscali temporanei”. Meno vincoli e più incentivi dunque, dice l’Fmi, per dare ossigeno ad una modalità di finanziamento diversa dai “classici” canali degli istituti di credito e ideale per sostenere le esigenze di liquidità e di produttività delle Pmi.
I mini-bond, infatti, sono prestiti obbligazionari che possono essere emessi anche da aziende non quotate nei confronti di investitori istituzionali (compagnie di assicurazione, fondi pensione, fondazioni, fondi comuni, gestioni patrimoniali). Dal 2012, rinnovando la disciplina di cambiali e obbligazioni, il governo ha reso accessibile questo mercato di capitali anche alle imprese di piccola dimensione.
Si stima che solo in Lombardia 11mila Pmi potrebbero beneficiare di questo nuovo strumento. Si tratta di aziende con un giro di affari superiore ai 5 milioni di euro e in un’area di sicurezza o solvibilità finanziaria. Non stupisce quindi che anche il Fondo monetario internazionale spinga per uno sviluppo di questa nuova modalità di finanziamento. Soprattutto in un contesto di stretta creditizia che fatica ad allentarsi.

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Grazie al supporto di FIM Credit, le Piccole e medie imprese hanno nei minibond un’opportunità in più per combattere la contrazione del credito e realizzare comunque i propri obiettivi di crescita.

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