NEWS. Santo Domingo, fare impresa nella Repubblica Dominicana

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Anche la redditività degli immobili è sorprendente se paragonata ai valori europei: si arriva fino al 10% annuo sull’importo investito

Rientrano i cittadini che avevano deciso di tentare fortuna all’estero. Le agenzie immobiliari assumono dipendenti russi madrelingua, tanti sono i clienti che si presentano per un acquisto immobiliare. Gli spagnoli sono in assoluto i primi investitori immobiliari. Anche noi con calma ci stiamo arrivando. Non parliamo di un mondo parallelo ma della Repubblica Dominicana che piano piano, senza fare scalpore, sta diventando un’eccellenza del Sud America.

Certo il clima, l’oceano e le spiagge fanno già molto, ma da soli sarebbero le motivazioni sufficienti per passarci una vacanza, non per decidere di investire in questo Paese. Invece c’è di più. Nel 2004 è nato l’accordo Dr-Cafta che consente attualmente ai dominicani di commerciare senza imposizioni doganali con gli altri paesi caraibici e con gli Stati Uniti. Nel 2005 si arriva anche a un accordo, ampliato nel 2010, tra il Mercosur (il mercato dei Paesi del Sud America) e la Repubblica Dominicana, che ha permesso a quest’ultima di iniziare un commercio di libero scambio con i paesi membri tra cui Brasile, Argentina, Uruguay e Venezuela. Ma la spinta decisiva è arrivata con il Presidente Danilo Medina, in carica dal 2012, che si sta fortemente impegnando per elevare lo standard di vita della popolazione e per attirare di conseguenza nuovi investitori. Non per niente è uno dei volti più amati del Sudamerica, con il consenso dell’80% della popolazione.

Una delle prime iniziative del governo Medina è stata quella di aumentare le cosiddette zone franche: attualmente sono presenti 17 zone all’interno delle quali un imprenditore straniero può stabilire la sua attività a un’imposizione fiscale prossima allo zero per i primi dieci anni. Unico obbligo: esportare all’estero almeno l’80% della produzione e, di conseguenza, possibilità di vendere localmente il 20% di quanto prodotto. C’è da ricordare inoltre che nell’isola caraibica è possibile adibire qualsiasi abitazione a uso ufficio e viceversa: conveniente per l’imprenditore europeo che in questo modo ha la possibilità di acquistare un solo immobile dove vivere e avere sede legale della propria azienda.

Prendiamo come esempio il tipico produttore medio italiano: in questo momento si trova in ginocchio a causa della tassazione esagerata sugli articoli prodotti in Italia e a causa dell’elevato costo della manodopera. Anche l’idea di produrre in Italia per esportare all’estero è da escludere, visti gli alti costi doganali e fiscali che rischierebbero di annullare il guadagno. Trasferire la produzione nell’isola caraibica potrebbe essere un’ottima alternativa per provare a tornare competitivo. A confermare questa grande disponibilità verso l’altro e verso la ricerca di un benessere sempre maggiore c’è l’esperienza della nostra agenzia Luxury&Tourism, che fa capo al CEO Gianluca Santacatterina e che – in collaborazione con H4S House for Sales in the World – propone con successo già da qualche anno immobili in questo Paese. La nostra missione più importante è da sempre la trasparenza nella vendita, attraverso la tutela degli interessi del consumatore da qualsiasi truffa possibile. Ecco perchè abbiamo instaurato subito un ottimo rapporto col Consolato della Repubblica Dominicana, che si è reso pienamente disponibile a una stretta collaborazione: infatti parte della trattativa d’acquisto avviene proprio all’interno del Consolato.

Anche la redditività degli immobili è sorprendente se paragonata ai valori europei: si arriva fino al 10% annuo sull’importo investito. Se la cifra vi sembra alta, ricordate che i dominicani sanno fare i conti molto meglio di noi: negli ultimi quattro anni il sistema bancario è passato dalla posizione 90 alla 35, rivelandosi uno dei migliori al mondo. Da non dimenticare infine la vastità della Repubblica Dominicana (500.000 km), che permette di imbattersi in territori e ambienti climatici molto differenti tra loro: spiagge turistiche, laghi, colline, paesini incontaminati, sono solo alcune delle realtà possibili dell’isola di Hispaniola. Il valore aggiunto di Luxury&Tourism, grazie all’esperienza maturata dai nostri immobiliaristi, dal CEO Gianluca Santacatterina e dalla società H4S, è proprio quello di riuscire a comprendere le singole esigenze di chi si rivolge all’agenzia e tradurle in proposte immobiliari concrete, senza mettere in difficoltà l’acquirente con centinaia di possibilità dentro cui perdersi.