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Anno XIII Numero 76
– Venerdì 25 Ottobre 2013
L’immobilismo del mercato e la fiera delle occasioni perse
di Pierpaolo Molinengo
Nel primo semestre 2013 il mercato immobiliare delle residenze esclusive è sparito inghiottito dalle sabbie mobili di un Paese senza strategie per affrontare i cambiamenti che stiamo vivendo. «Le transazioni sono diventate davvero “fortuiti incidenti” come dimostra l’indice di assorbimento al 2,8% – esordisce Marco Tirelli sorridendo – Una riduzione consistente rispetto al 7,8% di sei mesi fa, ma una voragine rispetto al 23, 24 e anche al 28% del 2010 e 2011». Si vendono dunque meno di 3 case su 100 disponibili sul mercato. «Il che è evidentemente illogico. Su 100 proprietari assistiti nella definizione del prezzo da professionisti immobiliari è possibile che oltre 97 lo fissino su valori che il mercato non riconosce come validi? – si domanda Tirelli – E’ chiaro dunque che il problema va cercato altrove, al di fuori del mercato immobiliare stesso, nella situazione generale dell’Italia e nelle ripercussioni sulle aspettative future».
L’offerta nel semestre si è confermata sufficientemente ampia e variegata, ma qualitativamente molto prodotto ha caratteristiche considerate non soddisfacenti rispetto a una domanda che chiede soprattutto prestigio e qualità del vivere.
«Avremmo bisogno di case nuove, con dotazioni impiantistiche moderne ubicate in contesti luminosi, silenziosi, adiacenti a spazi verdi. Solo che il prodotto immobiliare
disponibile è stato costruito 50, 60, 100 anni fa – prosegue Tirelli -. E il nuovo attualmente in costruzione oggi sconta politiche di prezzo molto aggressive e anche qualche non marginale problema nella gestione di cantieri molto grandi e molto complessi».
Il prezzi medi lasciano ancora qualcosa sul terreno (-2,2%), con una maggiore variabilità dell’usato rispetto al nuovo (-2,8 vs -1,5) e dei prezzi minimi rispetto ai massimi (-2,7% vs -1,3%). Gli sconti restano in doppia cifra (11,9%).
«Un livello molto consistente considerato che dal 2006 al 2010 lo sconto non ha mai superato il 5,4% – dice Gabriele Torchiani -. Un livello che sommato alla riduzione dei prezzi, che dal 2008 ad oggi è stata nell’ordine del 15%, rende una parte del prodotto immobiliare disponibile sul mercato davvero interessante per l’acquisto. In alcuni casi siamo tornati ai valori del 2006/7, anni dove il mercato viaggiava con indici di assorbimento oltre il 23%».
Tecnocasa analizza il mercato di pregio
Il mercato degli immobili di pregio, nella prima parte del 2013, ha registrato diminuzioni molto contenute. Si tratta di un segmento che interessa abitazioni dal valore spesso superiore al milione di euro, ricercate ed acquistate da persone molto attente nelle loro scelte di acquisto e poco propense a cedere sugli standard qualitativi dell’abitazione. Nonostante sugli immobili di prestigio l’offerta sia limitata, si registra comunque negli ultimi tempi una maggiore possibilità di scelta per il potenziale acquirente che temporeggia fin quando non trova l’immobile più adatto alle proprie esigenze. Questo ha determinato un allungamento delle tempistiche di vendita dal momento che c’è una maggiore ponderazione della scelta d’acquisto.
Chi cerca soluzioni di prestigio si orienta su tagli superiori a 150 mq, con una buona luminosità, dotati di posto auto o box. Inoltre è richiesta la presenza di un balcone o del
terrazzo, preferibilmente con affacci su piazze importanti o con vista panoramica. Anche il fatto che l’abitazione sia inserita in contesti immobiliari d’epoca è un elemento importante soprattutto se ci sono rifiniture architettoniche di prestigio. Lo stato di conservazione dell’immobile è poco importante perché quasi sempre l’acquirente preferisce personalizzarlo. Si apprezza anche la presenza di soffitti a volte, cassettoni e affreschi.

MILANO
In zona Brera le abitazioni più costose sono in via Borgonuovo (12 mila € al mq per una soluzione signorile in buono stato), piazza del Carmine e Monte di Pietà (10-11 mila € al mq), Fiori Chiari e Fiori Scuri (8-10 mila € al mq).

Aler Milano, il punto
sulla situazione economica
Entro il prossimo 24 dicembre Bdo Spa (la società che si è aggiudicata la gara) presenterà la ‘Due Diligence’ relativa alla situazione economico, finanziaria, patrimoniale e organizzativa dell’Aler di Milano, in base alla quale sarà poi predisposto il piano di risanamento dell’azienda stessa. Bdo Spa è stata presentata dall’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli e dal presidente del Collegio commissariale di Milano Gian Valerio Lombardi, in una conferenza stampa che ha permesso di chiarire alcuni aspetti dibattuti nell’ultimo periodo. «La ‘Due Diligence’ – ha spiegato Bulbarelli – non è finalizzata a giudicare l’operato di alcuno, ma a trovare soluzioni praticabili a ‘criticità di carattere strutturale’, che pregiudicano il normale funzionamento aziendale. A noi interessa che il sistema dell’edilizia popolare stia in piedi e possa camminare con le proprie gambe. Bdo ha iniziato a lavorare il 24 settembre e, in 3 mesi, ci presenterà un quadro chiaro della reale situazione dell’azienda, in modo tale che, subito dopo, si possa capire qual è la strada migliore da intraprendere per risolvere una situazione ormai molto compromessa».
Nel 2013 si è infatti registrato un deficit di liquidità per 80 milioni di euro e questo dimostra che le entrate dell’azienda non sono sufficienti a coprire i costi, da qui l’importanza della ‘Due Diligence’. Nel quadro complessivo delle entrate/uscite va anche tenuto conto che quasi 18.000 inquilini pagano un canone di soli 58 euro al mese e che il mancato incasso dell’ultimo anno è di oltre 50 milioni di euro. Il commissario Lombardi ha spiegato che la situazione non è certo nuova, ma che negli ultimi 3/4 anni vi si era fatto fronte tramite un piano vendite, che aveva consentito di recuperare le mancate entrate. La grave crisi del mercato immobiliare si è fatta sentire anche su questo fronte e ha impedito quindi di introitare quei fondi che si immaginava, invece, di poter incassare.
Per quanto riguarda il numero altissimo di persone che non pagano quanto devono, Lombardi ha assicurato che Aler Milano farà tutti gli accertamenti del caso, perché tanti, pur potendo pagare, non lo fanno.
Le transazioni globali in immobili commerciali
si mantengono superiori alle aspettative
Il mercato immobiliare globale degli immobili commerciali si mantiene superiore alle aspettative nel 2013, come dimostrano le cifre preliminari sui volumi di transazioni nei primi tre trimestri del 2013, che superano del 16% i volumi registrati nello stesso periodo del 2012, in base a una ricerca del dipartimento Capital Markets di Jones Lang LaSalle che interessa 60 paesi e oltre 130 città in tutto il mondo. I volumi preliminari degli investimenti diretti in immobili commerciali nel 3° trimestre del 2013 hanno raggiunto i 125 miliardi di US$, superiori del 3% ai volumi del 2° trimestre del 2013 e del 25% se comparati ai volumi del 3° trimestre del 2012.
I volumi globali a oggi sono risultati superiori ai 100 miliardi di US$ per sei trimestri consecutivi e si prevede che questa tendenza continui anche nel quarto trimestre, tradizionalmente intenso. In vista della tendenza positiva in atto, JLL ha aggiornato da 450-500 miliardi di US$ a 475-500 miliardi di US$ le proprie proiezioni sui volumi di transazioni nel 2013, con risultati finali probabilmente prossimi al limite superiore.
Arthur de Haast, Head of International Capital Group in JLL, ha dichiarato: «I volumi delle transazioni globali continuano a essere positivamente influenzati dagli investitori alla ricerca di opportunità fuori dai rispettivi mercati locali. Con i livelli di interesse per il rischio in miglioramento e un ambiente economico in grado di offrire
maggiore sostegno, gli investitori sono più fiduciosi nella ricerca a largo spettro di opportunità sia in termini di aree che di settori».
Altri indicatori:
Tutte e tre le regioni sono avanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con un costante forte interesse per i mercati prime, mentre solo nell’area Asia Pacifico si assiste a una contrazione nel 3° trimestre. Le Americhe hanno visto un aumento del 15% nel volume delle transazioni nel 3° trimestre rispetto al 2° trimestre del 2013, raggiungendo i 60 miliardi di US$ (in crescita del 35% su base annua); anche l’area EMEA ha registrato una forte crescita raggiungendo i 42 miliardi di US$, un incremento nel volume pari al 27% su base annua. L’area Asia Pacifico nel 3° trimestre del 2013 ha assistito a una crescita nei volumi di appena 1% rispetto allo stesso periodo del 2012, raggiungendo i 23 miliardi di US$. Ciò si traduce in una riduzione del 30% dal 2° al 3° trimestre.
Nel corso di quest’anno, i maggiori paesi continuano ad avere ottime prestazioni: Australia (crescita del 13%), Cina (crescita del 10%), Giappone (crescita del 64%), Stati Uniti (crescita del 21%), Regno Unito (crescita del 10%), Francia (crescita del 24%) e Germania (crescita del 35%); ma gli investimenti stanno sempre più diffondendosi fuori dalle città principali, interessando un numero maggiore di centri regionali e di beni immobili secondari nelle città più grandi.
Turismo in Sardegna, piena operatività
osservatorio grazie a potenziamento Sired
La Regione Sardegna dà piena operatività all’Osservatorio del Turismo, Artigianato e Commercio attraverso il potenziamento del Sired, il sistema di rilevamento ed elaborazione dei dati relativi alle presenze nelle strutture ricettive isolane, attivato dall’assessorato del Turismo.
Il Sired permette di monitorare costantemente l’evoluzione della capacità ricettiva, grazie al caricamento quotidiano da parte delle strutture ricettive dei dati di arrivi e presenze dei clienti, e di raccogliere informazioni sulle caratteristiche dei turisti, quali l’età e il sesso, la modalità di viaggio prescelta, il mezzo di trasporto utilizzato. Grazie al suo potenziamento, il sistema di raccolta sarà implementato con dati relativi alle caratteristiche e alla capacità delle strutture ricettive, alle tipologie di servizi offerti e ai prezzi praticati, alla forza lavoro impiegata (stagionale e non), funzionale alla stima dell’impatto del settore sull’economia regionale; alla realizzazione di indagini periodiche, mirate a rilevare criticità e fabbisogni del settore; all’elaborazione di ricerche specifiche di approfondimento su tematiche e fenomeni di particolare rilevanza; alla diffusione delle informazioni raccolte a favore de gli operatori del settore.
«La stringente esigenza di disporre di informazioni acquisite in tempo reale – afferma l’assessore Luigi Crisponi – nasce dalla necessità di conoscere con immediatezza il contesto in cui si opera, così da definire prontamente gli interventi e orientare le azioni strategiche».