TURISMO. Dalle acque di Venere ai giardini Hhanbury: il floreale risveglio della primavera ligure

Straordinaria in ogni momento dell’anno, la Liguria saluta la fine dell’inverno regalando meravigliose feste fiorite da Levante a Ponente.

27 novembre 2012 In Liguria i segnali dell’arrivo della primavera sono evidenti fin dal mese di febbraio, quando la fioritura inizia gradualmente a farsi largo tra i paesaggi della costa e dell’entroterra. I colori tenui dell’inverno lasciano così spazio alle allegre sfumature primaverili che, nella regione, assumono i contorni di una festa cromatica a tutto tondo.

Nella riviera di Levante, l’inizio della nuova stagione è preceduto dalla celebre Festa della mimosa di Pieve Ligure che, dal 1957, si svolge regolarmente la prima domenica di febbraio. Il giallo della mimosa colora tutto il borgo coinvolgendo ogni anno un gran numero di partecipanti con un’ondata di cromatico buonumore. Nata quasi per caso la domenica del 20 gennaio di quell’anno in occasione della festa di S. Antonio, oggi la Festa della mimosa è una delle manifestazioni più significative del folklore ligure e della straordinaria varietà floreale che caratterizza tutta la regione.

Fin dalle prime ore del mattino, la piazza principale di Pieve Ligure viene ornata a festa e, lungo le vie del paesino, si susseguono numerose bancarelle, stand gastronomici, gare di pittura contemporanea, mostre di quadri, gare di pittura estemporanea ed esposizioni floreali curate dai principali floricoltori della provincia di Genova. Dopo la cerimonia di benedizione della mimosa durante la solenne messa delle 11.15, nel pomeriggio la festa prosegue con la tradizionale sfilata dei carri floreali seguiti da una folla numerosa con numerosi bambini in costumi carnevaleschi. Al ritmo delle tipiche musiche regionali, i carri più belli vengono premiati davanti a un pubblico festante e la giornata si conclude in bellezza con la distribuzione gratuita della mimosa.

Spostandosi all’angolo più estremo della riviera di Ponente, sul promontorio della Mortola, l’esplosione floreale della primavera prende vita in tutto il suo splendore nei Giardini Botanici Hanbury, che si estendono su un’area di 18 ettari nel territorio comunale di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Dal 1867, la passione botanica e naturalistica di Sir Thomas Hanbury, ricco esportatore di the stabilitosi nell’estremo ponente ligure, viene preservata in questo incantevole angolo situato su un terreno collinare a picco sul mare, grazie alla mitezza del clima e alla perizia dei botanici e dei giardinieri che ogni giorno si occupano della cura e della salvaguardia di ben 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto.

In nessun altro luogo d’Europa è possibile riscontrare una tale ricchezza di flora e l’equilibrio tra gli edifici e le coltivazioni rappresenta qui un raro esempio di armonia architettonica. Piante subtropicali e succulente provenienti da diverse regioni del mondo come la California, il Cile, il Sud Africa e l’ Australia occupano una parte del giardino, mentre altre zone sono dedicate ai profumi e altre ancora sono caratterizzate da antiche varietà di rose, peonie, agrumeti o da una vegetazione spontanea tipicamente ligure come l’olivo.