DINASTIE. Il mondo dei veicoli storici è in lutto per la morte di Luciano Nicolis

La morte di Luciano Nicolis: l’imprenditore veronese uno dei massimi collezionisti italiani di auto storiche
Villafranca, 22 aprile 2012 – Luciano Nicolis, fondatore del Museo Nicolis di Villafranca, alle porte di Verona, è morto ieri nella sua casa di Villafranca.

Luciano Nicolis con la “Coppa Vanderbilt”, il trofeo conquistato da Nuvolari negli Stati Uniti e che Nicolis è riuscito a riportare in Italia dopo diversi decenni

78 anni, 3 figli, affermato imprenditore (sua la Lamacart di Verona, leader in Italia nel recupero e lavorazione della carta da macero), Luciano Nicolis è stato uno dei più importanti collezionisti italiani nel mondo dell’auto storica, ricoprendo anche diversi incarichi nelle principali istituzioni del settore.

Ha coronato il “sogno di una vita” nel 2000 – come lui stesso diceva – inaugurando a Villafranca quello che è riconosciuto oggi come uno dei più importanti Musei privati italiani, custode di ben 7 collezioni che comprendono auto d’epoca, moto e biciclette storiche, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, oggetti inediti dell’ingegno umano.

Sin dall’apertura aveva deciso di mettere a disposizione del pubblico gli straordinari oggetti raccolti nel corso di una vita; il Museo Nicolis infatti, guidato da 12 anni dalla figlia Silvia, è sempre stato aperto per le migliaia di appassionati italiani e stranieri che ogni anno lo visitano.

Orgoglioso delle sue umili origini, Luciano Nicolis amava ricordare l’infanzia nella quale percorreva in bicicletta i paesi del territorio veronese raccogliendo carta e rottami, un’ esperienza che ha posto le basi per la successiva attività industriale nel settore cartario, ma che ha anche fatto emergere quel formidabile fiuto da collezionista che gli ha consentito di vedere dei “gioielli” dove altri vedevano soltanto rottami. Queste intuizioni, un innato spirito imprenditoriale e la passione per la meccanica gli hanno fatto recuperare, restaurare e riportare allo splendore originario tante vetture meravigliose, restituendo al mondo dell’auto e in generale alla cultura italiana un patrimonio che sarebbe andato irrimediabilmente perduto.

Amava profondamente le automobili ed era un pilota esperto; innumerevoli sono i raduni, i concorsi di eleganza e le competizioni, nazionali e internazionali che lo hanno visto personalmente al volante delle sue quattro ruote d’epoca.

Una passione che verrà testimoniata anche quest’anno in occasione della Mille Miglia 2012.

La “Lancia Astura Mille Miglia 1938”, una vettura unica al mondo e forse la macchina cui Luciano Nicolis era più legato, parteciperà infatti – guidata dal team Mozzi/Biacca – alla Mille Miglia 2012.