ForumAutoMotive: italiani disorientati sulle alimentazioni, occorre creare consapevolezza

ForumAutoMotive: italiani disorientati sulle alimentazioni, occorre creare consapevolezza

di Marco Castelli

ForumAutoMotive ha acceso i riflettori sulle alimentazioni e sulla lotta alle emissioni. Un’indagine di Doxa testimonia che oggi gli italiani sono disorientati sulla scelta delle motorizzazioni. Occorre, quindi, fare attenzione a diffondere false ideologie e migliorare la comunicazione per creare maggiore consapevolezza.

Gli italiani sono disorientati sulla scelta delle alimentazioni: il concetto è emerso oggi all’evento ForumAutoMotive, il movimento di opinione sui temi legati alla mobilità a motore promosso dal giornalista Pierluigi Bonora, che ha visto confrontarsi l’intera filiera delle quattro ruote e le istituzioni sul tema dei carburanti.

Una realtà testimoniata a chiare lettere da uno studio di Doxa, effettuato all’inizio di quest’anno in seguito alla guerra che si è scatenata contro il diesel e ai riflettori sempre più accesi sull’auto elettrica e, in generale, sull’elettrificazione. In tale contesto, si sente la necessità di creare una maggiore consapevolezza nei consumatori.

LOTTA ALLE EMISSIONI: DIESEL DA ASSOLVERE

ForumAutoMotive si è aperto domenica pomeriggio con una tavola rotonda che ha visto protagoniste le più importanti aziende del settore carburanti, le associazioni dell’automotive e le istituzioni. Durante l’evento, il focus è stato indirizzato in particolare sul diesel. Uno studio dell’Unione Petrolifera, dal titolo “Lotta alle emissioni: diesel da assolvere”, presentato dal presidente Claudio Spinaci, ha testimoniato attraverso dati concreti che la guerra al gasolio ha assunto toni eccessivi e distanti dalla realtà.

I test RDE del 2018 confermano che i diesel rispettano i limiti sugli NOx e le ultime prove testimoniano che ci sono anche vetture a zero emissioni di NOx” ha spiegato Spinaci, aggiungendo che, a seguito della battaglia contro il gasolio, “le medie di emissioni di CO2 nei primi due mesi del 2019 sono aumentate da 112,8 g/km a 121,5″, anziché diminuire.

LO STUDIO DI DOXA A FORUMAUTOMOTIVE

Gasolio da assolvere, dunque, nel nome di una neutralità tecnologica che vedrà protagoniste le alimentazioni tradizionali e le alimentazioni alternative, ma in compenso questa situazione ha creato grande disorientamento negli italiani. A testimoniarlo è un’indagine di Doxa dal titolo “Cittadini nel caos: quale motore scegliamo?”, effettuata su un campione di 1.000 nostri connazionali e presentata da Barbara Galli, BU director della società, alla platea di ForumAutoMotive.

Il 71% degli italiani, infatti, non si sente più sicuro ad acquistare una vettura diesel perchè ci sono sempre più Comuni che ne impediscono la circolazione, mentre il 68% teme che molti brand potrebbero bloccarne a breve la produzione. In compenso non c’è chiarezza nemmeno sull’auto elettrica, con molti dubbi sulla durata delle batterie e sulla ricarica dei mezzi. “Perché non rimettiamo la mobilità al centro del sistema? Perché non diamo informazioni per consentire ai cittadini di avere più consapevolezza?” ha concluso Barbara Galli.

ASSOCIAZIONI A CONFRONTO

Questi dati hanno mosso il dibattito, che ha visto protagoniste le principali associazioni di categoria. “Non c’è ancora una vera scelta di campo da parte della filiera, ma c’è molta scommessa da parte dei singoli operatori, che stanno investendo sulle loro tecnologie. Di sicuro c’è, in primis, la necessità di svecchiare il parco auto e, in secondo luogo, di capire quale sarà la mobilità del futuro” ha spiegato Enrico Pagliari, coordinatore area tecnica ACI.

D’accordo anche Michele Crisci, presidente di Unrae. “Occorre intervenire per rimpiazzare le vetture più anziane, perché, per dare solo un dato, le auto Euro 6 emettono il 96% di CO2 in meno rispetto alle Euro 0”. Secondo Paolo Scudieri, presidente di Anfia, “abbiamo la responsabilità di un settore fondamentale per l’economia del mondo. Occorre rappresentare il diesel nelle sedi più opportune perché non venga demonizzato. La neutralità tecnologica sarà il ‘dominus’ del cambiamento”.

Anche le associazioni rappresentative delle alimentazioni alternative hanno sostenuto questa tesi.  “Non bisogna far la guerra alle altre tecnologie, come Ford non l’ha fatta alle carrozze trainate da cavalli. Semplicemente, dato che lo scorso anno in Italia sono state vendute 5.081 auto elettriche, vogliamo accelerare al massimo lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia” ha sostenuto Dino Marcozzi, segretario generale di Motus-E (scopri i motivi che hanno portato alla nascita dell’associazione).

Michela Capoccia, responsabile innovazione transizione energetica e mobilità sostenibile Gruppo Sapio ha invece sottolineato come “l’idrogeno sia un’opportunità da cogliere per l’Italia. Se non partiamo adesso con lo sviluppo delle infrastrutture rischiamo di perdere il treno”.

Proprio la trasformazione della transizione energetica in un’opportunità è stato il messaggio principale del secondo talk show della mattinata, che ha visto protagoniste le voci di Daniele Bandiera, amministratore delegato del Gruppo Api, Franco Fenoglio, presidente e ad di Italscania, Gianfranco Pizzuto, pioniere dell’auto elettrica, e Andrea Ricci, senior vice president di Snam4Mobility.

IL VICEMINISTRO: “ECOTASSA, PROVVEDIMENTO DA MIGLIORARE”

A concludere i lavori, dopo la premiazione di Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma e di Eicma, come “Personaggio dell’anno 2019 per ForumAutoMotive”, l’intervento, molto atteso, del viceministro dello sviluppo economico Dario Galli, che ha parlato del tanto discusso provvedimento dell’ecotassa (ecco le 10 cose da sapere sulla Manovra).

“E’ innegabile che negli ultimi anni le percentuali di CO2 siano cresciute, così come sono cresciute quelle degli inquinanti. Da qui, questo primo provvedimento forse un po’ affrettato, che certamente va migliorato. Si sta discutendo per farlo”.

L’auto elettrica, secondo il viceministro, è ancora distante, anche se avrà la sua giusta nicchia di mercato. “La situazione è molto variegata – ha spiegato Galli – Bisogna lavorare per trovare le soluzioni migliori”.