Fido e Felix si sono ammalati? La marijuana li può curare. La startup JustMary.fun lancia la “cannabis light” per la cura degli animali da compagnia
La pianta, usata da anni negli Stati Uniti anche per la cura degli animali da compagnia, ora arriva anche in Italia grazie a JustMary.fun. Uno studio della Colorado State University dimostra che i cani trattati con CBD hanno visto una riduzione dell’89% delle crisi epilettiche. Negli Stati Uniti il giro di affari legato alla cosiddetta “cannabis light” è stimato in 3 miliardi di dollari. (20-02-2019) Milano – La cura del cane e del gatto ha trovato un nuovo alleato: la cannabis light. L’idea arriva da JustMary.fun, azienda del milanese che dallo scorso anno fornisce un servizio di consegna completamente anonimo a domicilio in 45 minuti di prodotti a base di cannabis light a Milano e Hinterland. Da oggi oltre alla classica marijuana legale da sigaretta e a diversi gadget correlati, l’azienda commercia tre prodotti a base di olio alla cannabis, Olio CBD. Due di questi sono specificamente studiati per aiutare i nostri amici a quattro zampe, nei casi in cui questi non reagiscano adeguatamente alle cure farmacologiche normalmente impiegate. Si tratta di oli che vengono somministrati per alcune patologie, quali: artrosi, deficit cognitivi, malattie neurologiche ed epilessia. Oli, disponibili nella versione per cani e gatti, che funzionano sia da medicinali che da integratori visto che contengono anche vitamina E, olio di pesce, fibre e proteine che aiutano ad offrire sollievo ai cani e ai gatti più sensibili e a mantenerli al massimo delle loro capacità durante l’arco della giornata. Il fatto che siano oli, poi, rende più precisa e semplice la somministrazione, rispetto alla versione in pastiglia. “La cannabis terapeutica non ha effetti collaterali per gli animali, non dà dipendenza e si usa per combattere l’epilessia o l’ansia da separazione. Non ho mai notato pregiudizi nelle persone, forse gli anziani sono ancora riluttanti a entrare in negozio a comprarla per il loro animale”, spiega la veterinaria di Melegnano Silvia Foroni. “Gli animali non si “sballano”, hanno un semplice effetto di rilassatezza. Siamo i primi a puntare su questo tipo di prodotti, perché crediamo nel loro valore terapeutico” aggiunge Matteo Moretti. Uno studio pubblicato nel luglio 2018 da ricercatori della Colorado State University ha trovato risultati estremamente positivi nell’uso dell’estratto di cannabis nel trattamento dell’epilessia nei cani. Nello studio, i cani trattati con CBD hanno visto una riduzione dell’89% delle crisi epilettiche. Si stima negli Stati Uniti un giro di affari di 3 miliardi di dollari, mentre per l’italia siamo oltre i 20 milioni di giro di affari. ***** CONTATTA L’AUTORE Matteo Moretti |
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