Le arance rosse per la ricerca di Carrefour e FdAI

Le arance rosse per la ricerca di Carrefour e FdAI

Più di 83 mila retine vendute da Carrefour Italia e FDAI per sostenere sostenere AIRC, Associazione Italiana per la ricerca sul cancro.

Dal 15 al 18 febbraio in oltre 1.000 punti vendita Carrefour Italia sono state vendute più di 83.000 confezioni di “Arance rosse per la Ricerca” in collaborazione con FDAI Milano.

Anche quest’anno, Carrefour Italia e FdAI (Firmato dagli agricoltori italiani) hanno contribuito a sostenere AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Dal 15 al 18 febbraio scorsi, in più di 1.000 punti vendita Carrefour ad insegna Ipermercati, Market ed Express, sono state vendute 83.692 confezioni da 2 kg di arance tarocco firmate Carrefour e FdAI, provenienti da importanti zone di produzione siciliana.

Carrefour e FdAI, per ogni confezione venduta, hanno donato ad AIRC 50 centesimi, che andranno a finanziare progetti di ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori. L’iniziativa, arrivata alla sua terza edizione, ha raccolto risultati ancora più positivi del 2017: nel 2018 sono state infatti vendute 3.115 retine di “Arance rosse per la Ricerca” in più rispetto alle 80.577 vendute nel 2017 (un incremento di circa il 3.9%). La donazione complessiva destinata ad AIRC da parte di Carrefour Italia e FdAI ha superato i 40.000 euro. “Voglio ringraziare Carrefour Italia e FdAI per aver scelto di essere di nuovo al fianco di AIRC per sostenere il lavoro dei nostri 5.000 ricercatori – dichiara Niccolò Contucci, Direttore Generale AIRC – Le ‘Arance rosse per la Ricerca’ sono un’iniziativa importante che, anche quest’anno, ci ha permesso di raggiungere un doppio risultato: raccogliere nuove risorse per i nostri progetti e promuovere l’importanza della corretta alimentazione, portando sulle tavole di tantissime persone il frutto simbolo dell’alimentazione sana e protettiva”.

Inoltre, con la collaborazione del Carrefour market di piazzale Siena a Milano, è stata organizzata una giornata di vendita delle retine nell’Headquarters milanese di Carrefour Italia, dove in una sola mattinata sono state acquistate 180 confezioni di arance dai dipendenti della catena. Stéphane Coum, Direttore Operations Carrefour Italia: “Siamo davvero soddisfatti dei risultati raggiunti con l’edizione 2018 delle ‘Arance rosse per la Ricerca’. L’adesione alla nostra call to action è stata altissima, sia per quanto riguarda l’acquisto delle arance nei nostri punti vendita, sia rispetto alla mattinata di acquisto che abbiamo organizzato nella nostra sede di Milano. Ciascuna retina rappresenta un impegno nei confronti di AIRC per la ricerca contro il cancro, ma anche il frutto di un’importante parte della filiera agroalimentare italiana portata avanti da FdAI”. Le confezioni di arance provengono infatti da sei tra le maggiori organizzazioni dei produttori siciliani selezionate da FdAI “Firmato dagli Agricoltori Italiani” e Coldiretti Sicilia: Coop La Normanna, Coop Il Girasole, Coop La Reginetta, Az. Agricola Di Marco Lentini, Consorzio La Deliziosa, Az. Agricola Caniglia. Si tratta di sei strutture che raggruppano numerosi produttori dall’area catanese e siracusana (Paternò Scordia, Lentini, Palagonia, Biancavilla), e che hanno sottoscritto un capitolato molto rigoroso sugli aspetti produttivi, qualitativi ed organolettici delle arance. Attraverso questo capitolato le organizzazioni si impegnano a garantire l’eticità delle produzioni, il rispetto dei diritti umani e quello dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento della manodopera minorile, e la salubrità dell’ambiente di lavoro.

Ettore Prandini, Presidente di FdAI – Firmato dagli agricoltori italiani di Coldiretti, commenta: “Grazie all’impegno dei nostri produttori e in sinergia con i protagonisti della distribuzione organizzata abbiamo dato un segno importante di solidarietà e un aiuto concreto alla ricerca contro il cancro. Le oltre 80mila borse di arance che sono state distribuite ai consumatori indicano che esiste in Italia una sensibilità importante verso il legame sempre più stretto fra buona salute e buona alimentazione di qualità legata al territorio e al Made in Italy”.