Duchamp, Magritte, Dalì: i rivoluzionari del ‘900 in mostra a Bologna

Duchamp, Magritte, Dalì: i rivoluzionari del ‘900 in mostra a Bologna

Elisa Monetti
9 dicembre 2017

Bologna ospita fino all’11 febbraio 2018 una mostra eccezionale dedicata ad alcuni tra i più famosi artisti che hanno rivoluzionato il Novecento: Duchamp, Magritte, Dalì, Ernst, Tanguy, Man Ray, Calder, Picabia e molti altri ancora.

Saranno oltre 200 le opere a Palazzo Albergati, tutte provenienti dall’infinita generosità dell’Israel Museum di Gerusalemme. L’esposizione, divisa in cinque nodi tematici (Accostamenti meravigliosi, Desiderio: musa e abuso, L’automatismo e la sua evoluzione, Biomorfismo e metamorfosi, Illusione e paesaggio onirico), racconterà, con i suoi capolavori assoluti, due dei più rivoluzionari movimenti artistici che hanno caratterizzato il secolo scorso: Dadaismo e Surrealismo

Mentre il mondo zoppicava fuori dal primo conflitto mondiale, in un cafè a Zurigo, un gruppo di giovani creativi, disillusi dalla chimera del razionalismo e della borghesia, cominciava a meditare una nuova idea di arte, ripulita dalle regole e dalle conversioni, svuotata del senso e del significato, che apparisse agli occhi come il più naturale verso di un neonato suonasse alle orecchie: Dada.

Reinventarono completamente l’dea di opera d’arte, sperimentando nuove forme, nuovi colori, cercando nuove immagini e arrivando, addirittura, ad abbandonare il porto sicuro della tela bianca per addentrarsi in mari sconosciuti: è proprio l’avventata sfrontatezza degli esploratori che unisce il DNA di geni quali Francis Picabia, Max Ernst, Man Ray e Marcel Duchamp.

Quasi contemporaneo, il Surrealismo, nasce nell’aria di una Parigi in fermento. Teorizzato dalla figura fortemente accentratrice del poeta Breton, è stata certamente una delle avanguardie più longeve. La ricerca surrealista pone le sue radici negli studi di psicoanalisi freudiani: affascinati dal mondo dell’io interiore, questi artisti ricercano nelle proprie tele un contatto con le dinamiche più nascoste e primitive della mente umana.

Tra i maggiori esponenti di questa corrente certamente si ricorda il belga René Magritte, presente in mostra con una delle sue opere più famose, in cui lo sguardo dell’osservatore si perde nell’inganno di un macigno fluttuante nel cielo.

Un’eccezionale ospite alla mostra sarà poi la riproduzione creata dall’architetto Oscar Tusquets Blanca del celeberrimo Viso di Mae West, di Dalì, come appartamento.

Testimonianze affascinanti di quanto un mondo straziato possa generare nella mente geniale in alcuni artisti.

Duchamp, Magritte, Dalì. I rivoluzionari del ‘900
16 ottobre 2017 – 11 febbraio 2018
Palazzo Albergati, Via Saragozza 28 – Bologna
Orari: lunedì/domenica 10-20