Un week end tra le colline del Prosecco Superiore

Un week end tra le colline del Prosecco Superiore

Un fine settimana nel cuore delle terre del più famoso spumante italiano, il Prosecco Superiore, per passeggiare tra le dolci e assolate colline “ricamate” di vigneti, candidate ad entrare nel patrimonio dell’Umanità Unesco, ma anche per provare un’esperienza gustativa fatta di sapori autentici e naturali. Un itinerario lontano dalle rotte del turismo di massa tra Vittorio Veneto e Conegliano nell’Alta Marca Trevigiana, ideale per ritemprare la mente e fare il pieno di energia.

Visitare le cantine è il modo migliore per conoscere la storia di questo angolo di paradiso. L’azienda agricola  Le Manzane di San Pietro di Feletto (www.lemanzane.com) ha recentemente inaugurato una suggestiva e moderna cantina incastonata, come un gioiello, all’interno di una collina per conservare in modo naturale i propri vini. E’ possibile partecipare ad una visita guidata con degustazione di tre tipologie di prodotto accompagnate da pane/Bibanesi o similari, salumi e formaggi locali al costo di 9,00 euro a persona per un minimo di 10 partecipanti. Gestita con passione e determinazione da Ernesto Balbinot, manager e vignaiolo al tempo stesso, l’azienda coltiva, oltre al Glera, anche vitigni autoctoni della Marca Trevigiana come il Verdiso e il Manzoni Bianco e vinifica uve rosse creando vini interessanti come il Cabernet e il Kaberlò.

Paesaggio da cartolina a Ca’ del Poggio Ristorante e Resort di San Pietro di Feletto. Dalla terrazza si gode di un panorama mozzafiato sui colli del Prosecco. Da provare la Jacuzzi esterna. Se siete fortunati e il cielo è limpido potete intravedere il golfo di Trieste e l’Istria. Indovinato lo slogan “Dove il Prosecco incontra il mare”: il palato degli ospiti della famiglia Stocco, infatti, viene deliziato da una cucina marinara che si è ormai imposta all’attenzione dei più severi gourmet. Molto conosciuto nell’ambiente sportivo (sul Muro di Ca’ del Poggio, sono transitate le edizioni 2009 e 2013 del Giro d’Italia), l’hotel offre ai ciclisti servizi speciali come le biciclette elettriche e pacchetti vacanza ad hoc (www.cadelpoggio.it).

Il posto ideale per gustare i sapori autentici della cucina veneta è il Ristorante Al Capitello di Tarzo, gestito con professionalità da Tiziano Poloni e dalla moglie Fiorella. Nella cornice suggestiva di un antico “canevon”, (cantina), il locale è un incantevole angolo verdeggiante con il suo giardino esterno dove trascorrere piacevoli momenti allietati dalla fresca aria delle colline dell’Alta Marca Trevigiana. Vicino al piccolo torrente  si respira ancora l’atmosfera della caratteristica corte contadina. I gestori sono entrambi degli appassionati cercatori di erbe spontanee e di funghi ed amano intrattenere i loro ospiti con i racconti dell’ultima raccolta di chiodini, russule, alberelle, steccherini dorati e di splendidi e gustosi esemplari di porcini ed ovuli. In questo modo, le eccellenze del territorio arrivano in tavola per un’esperienza gustativa intima ed intensa. Ci sono anche proposte per vegetariani e per chi ha problemi di intolleranze alimentari. (www.ristorantealcapitello.com).

Cullati dal mormorio dell’acqua in un’oasi di relax e tranquillità: nel cuore di un’isola del fiume Meschio, sorge l’hotel ristorante Le Macine di Vittorio Veneto (TV) (www.hotelristorantelemacine.it), gestito dai fratelli Giuseppe e Adriano Casagrande. Da provare, durante il periodo estivo, l’esperienza di cenare nell’incantevole giardino esterno immersi in un’atmosfera romantica e speciale. La cucina dello chef Adriano Casagrande è fatta di materie prime altamente selezionate, in parte fornite da produttori del territorio nel rispetto del km 0 come la carne, alcune verdure e, in stagione, funghi, bruscandoli e “sciopetin”, mentre le spezie vengono raccolte fresche nell’orto. Pasta e pane sono fatti rigorosamente in casa. Anche la pasticceria è prodotta nella cucina del ristorante regalando agli ospiti squisite dolcezze.

Emozioni per gli occhi e per il palato alla Latteria Perenzin di San Pietro di Feletto (www.perenzin.com) che organizza piacevoli degustazioni guidate (consigliata la prenotazione) grazie ad uno spazio dedicato: “Per” ossia Percorsi enogastronomici di ricerca, Bottega di specialità, Cheese bar e ristorante. Aperto anche la domenica, il Cheese bar accoglie turisti e curiosi, sia in caseificio che nei magazzini di stagionatura. L’azienda è leader in Italia per il formaggio di capra biologico. La latteria ha conquistato la medaglia d’oro al World Cheese Awards di Londra, la più importante competizione internazionale dedicata ai formaggi, con l’ubriacato di bufala al Glera (il vitigno del prosecco).

Consigliata, infine, una passeggiata in  Contrada Granda, in centro a Conegliano. La cittadina è nota in Italia e nel Mondo per la fama che le diede il suo grande pittore Gian Battista Cima (1459-1518), per la prima Scuola Enologica sorta in Italia (1876) e soprattutto per il Prosecco Docg. Una curiosità. Nel 1574 al passaggio di Enrico III Re di Polonia,  che si recava a Parigi per essere incoronato Re di Francia, la comunità di Conegliano fece sgorgare per un giorno intero dalla fontana del Nettuno il vino bianco dei colli, una tradizione che è stata ripetuta in occasione di importanti eventi. Il libro “Conegliano con il gusto in bocca e gli occhi all’insù”, edito dal  Club Magnar Ben, raccoglie aneddoti e curiosità enogastronomiche di questo autentico gioiellino veneto per un viaggio nel gusto e nella storia della “Urbs Picta”, la città dipinta.

Lina Pison – Ufficio Stampa e Pr
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